UNA TELEVISIONE DONO DI MARIA
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giusto, puro, amabile, onorato, quello
che è virtù e merita lode
(Fil.4,8)
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Notiziario periodico di Tele
Maria
/7-2015
Ancona,
domenica 1°
febbraio 2015
A cura del Prof. Giorgio
Nicolini
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Posta Elettronica:
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UN PROGETTO DIVINO DI SALVEZZA CHE
ATTRAVERSA I SECOLI
GERUSALEMME-ROMA-NAZARETH-TERSATTO-LORETO-Lourdes-Fatima-ANCONA-MEDJUGORJE
NELLA PROSPETTIVA DEL TRIONFO DEL CUORE
IMMACOLATO DI MARIA
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ANCONA, CITTA' DELLA FEDE, ED I
SUOI SANTI
Ancona è ricca di testimonianze
religiose davvero rare, al punto
da essere definita "Città della
Fede", per il motivo di essere
stata tra le primissime città al
mondo a ricevere, ad abbracciare
ed a diffondere la Fede
Cristiana, circa nell'anno 35,
proprio immediatamente dopo la
Morte e la Risurrezione di Gesù
Cristo. Le
storie di molte reliquie e di
molti Santi legati alla città
sono state raccolte - e
indicate con il collegamento in
Internet - nel Calendario 2015
di Tele Maria - Scarica e
diffondi liberamente in Internet
(Siti, Facebook, Twitter,
Linkedin, ecc,) il Calendario
2015 di Tele Maria
dall'indirizzo:
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1° febbraio 2015
37.ma GIORNATA PER LA VITA
SOLIDALI CON LA VITA
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ALLA VIGILIA DELLA GIORNATA PER LA VITA
ELETTO IL 31 GENNAIO 2015
IL NUOVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
ITALIA
NELLA PERSONA DI
SERGIO MATTARELLA,
CATTOLICO
Sergio Mattarella è un politico
italiano, nato a Palermo il 23 luglio
1941, eletto dodicesimo presidente della
Repubblica Italiana.
Dal 1983 al 2008 è stato deputato, prima
per la Democrazia Cristiana e poi per il
Partito Popolare Italiano e la
Margherita, e più volte ministro.
PREGHIAMO PERCHE' IL NUOVO CAPO DELLO
STATO
SIA ANCH'EGLI SOLIDALE CON LA VITA
- E NON RINNEGHI LA SUA
COSCIENZA "CATTOLICA" -
NON PERMETTENDO PIU' CHE ENTRINO IN
VIGORE
NUOVE LEGGI CONTRO LA FAMIGLIA E CONTRO
LA VITA,
CHE SONO CONTRO LA COSTITUZIONE!
|
Stanno transitando in Parlamento molti
disegni di legge che, se approvati,
sconvolgerebbero in profondità – anzi
capovolgerebbero – la società italiana,
cominciando dalla famiglia e arrivando
poi a tutto il resto. Il disegno di
legge Scalfarotto, il Cirinnà e il
Fedeli – solo per attenersi ai più noti
– aprirebbero alla dittatura
omosessualista, ai matrimoni gay con
adozioni e (domani) filiazione tramite
l’eterologa, all’insegnamento gender
nelle scuole obbligatorio per tutti.
Distruggendo sempre più la vita, la
famiglia e ogni ordine naturale
stabilito da Dio Creatore.
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LE PRIME PAROLE DEL NUOVO PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA
"Il pensiero va soprattutto e anzitutto
alle difficoltà e alle speranze dei
nostri concittadini";
sono state queste le prime parole di
Sergio Mattarella da presidente della
Repubblica. Poi nel pomeriggio il
neo-presidente è andato al mausoleo
delle Fosse Ardeatine, a rendere omaggio
alle 335 vittime della barbaria nazista.
Dopo essersi fermato in raccoglimento
nel luogo dell'eccidio il presidente ha
pronunciato le seguenti parole:
"L'alleanza tra nazioni e popolo seppe
battere l'odio nazista, razzista,
antisemita e totalitario di cui questo
luogo è simbolo doloroso. La stessa
unità in Europa e nel mondo saprà
battere chi vuole trascinarci in una
nuova stagione di terrore".
NON IL TERRORISMO, MA L'ABORTO E' IL
PIU' GRANDE NEMICO DELLA PACE
E' opportuno allora ricordare, anche al
nuovo Presidente della Repubblica
Italiana, le severe parole di Madre
Teresa di Calcutta: “L'aborto
è IL PIÙ GRANDE nemico della pace,
perché se una madre può uccidere il
figlio, ciò significa che gli esseri
umani HANNO PERSO TOTALMENTE IL RISPETTO
PER LA VITA e più facilmente possono
uccidersi a vicenda”
(cfr. in Internet
www.fuocovivo.org/MOVIMENTO/madreteresa.htm
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Messaggio da Medjugorje del 25 gennaio
2015
Cari figli! Anche oggi vi invito: vivete
nella preghiera la vostra vocazione.
Adesso, come mai prima, Satana desidera
soffocare con il suo vento contagioso
dell’odio e dell’inquietudine l’uomo e
la sua anima. In tanti
cuori non c’è gioia perché non c’è Dio
né la preghiera.
L’odio e la guerra crescono di giorno in
giorno. Vi invito,
figlioli, iniziate di nuovo con
entusiasmo il cammino della santità e
dell’amore perché io sono venuta in
mezzo a voi per questo. Siamo insieme
amore e perdono per tutti coloro che
sanno e vogliono amare soltanto con
l’amore umano e non con quell’immenso
amore di Dio al quale Dio vi invita.
Figlioli, la speranza in un domani
migliore sia sempre nel vostro cuore.
Grazie per aver risposto alla mia
chiamata.
|
ALCUNI BRANI DELLA LETTERA DEL PROF.
GIORGIO NICOLINI
SCRITTA NEL 1998 ALL'ALLORA PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA
OSCAR LUIGI SCALFARO
(che non ha perso nulla della sua
validità anche per il nuovo Presidente
della Repubblica)
L'INTERO TESTO E' LEGGIBILE E
PRELEVABILE IN INTERNET
all'indirizzo
http://www.lavocecattolica.it/lettera.presidente.repubblica.html
**************
Gent.mo e stim.mo Sig. Presidente della
Repubblica
OSCAR LUIGI SCALFARO - Palazzo del
Quirinale - 00187 ROMA
Ancona, 8 settembre 1998
(… omissis...)
Le invio, signor Presidente, il presente
scritto, attraverso il quale voglio
innanzitutto esprimerLe la mia umile e
grata riconoscenza per quanto ha detto
al “meeting” dell'Azione Cattolica del 5
settembre scorso (del 1998), e
cioè per le parole del Suo severo e
forte monito, ripreso da Cristo stesso:
"Oggi i bambini sono diventati
mercato per le cose più turpi... GUAI a
coloro che se ne rendono responsabili.
Sarebbe meglio, per loro, che si
mettessero una macina al collo…"
(così leggo da "AVVENIRE" del 6/9/1998,
pag.9; ma forse l'espressione è stata
riportata male, perché il Vangelo dice,
per l'esattezza, che “SAREBBE MEGLIO
PER LUI CHE GLI FOSSE APPESA AL COLLO
UNA MACINA…, E FOSSE GETTATO NEGLI
ABISSI DEL MARE” (Mt.18,6).
(… omissis...)
Io mi rivolgo umilmente e direttamente a
Lei, signor Presidente della Repubblica,
prima di tutto come libero cittadino
dello Stato Italiano, e poi anche come
credente in Dio, per chiederLe se Lei
può fare “qualcosa di più”, oltre ai
sacrosanti e lodevoli moniti evangelici,
per "DIFENDERE" I BAMBINI, come anche
gli adolescenti, i giovani, e anche gli
adulti!,
(…)
Lei, Signor Presidente Scalfaro, il 28
maggio 1992, davanti alle Camere
Riunite, nel discorso programmatico per
il Suo insediamento, dopo l’elezione a
Presidente della Repubblica, disse, tra
le altre cose: “Sono uno dei pochissimi
rimasti in Parlamento di quei 555 che
prepararono e votarono la Carta
Costituzionale. Carta che, nella parte
della proclamazione dei diritti
dell’uomo, è quanto di più alto e più
completo potesse essere scritto a
fondamento della vita operosa di tutto
il popolo italiano. Io ebbi la ventura
di votarla, la carta...”.
Io, signor Presidente Scalfaro, La
ringrazio dal più profondo del cuore per
quanto fece quando io neppure esistevo,
neppure nel grembo di mia madre: perché
mi ha dato modo (Lei e tutti gli altri
554 "costituenti") di venire
all'esistenza e di nascere in una
Nazione dotata di una Carta
Costituzionale che era ed è
"quanto di più alto e più completo
potesse essere scritto a fondamento
della vita...". Così, infatti,
ho trovato “preparato” un “ambiente
sociale” che “ha protetto” la mia
“infanzia” e la mia “adolescenza”,
permettendomi una crescita umana e
spirituale progressivamente migliore.
(…)
Mi rivolgo direttamente a Lei, signor
Presidente Scalfaro, perché Lei è il
Primo Cittadino d'Italia, garante del
rispetto della Costituzione e delle
leggi che governano il vivere civile di
questa Nazione, e garante dei diritti
anche dell'“ultimo” dei cittadini, tra i
quali mi ci sento anch'io.
(…)
Eppure, per noi credenti, è chiaro il
dovere civico che impone la Parola di
Dio: "CIASCUNO STIA SOTTOMESSO ALLE
AUTORITÀ COSTITUITE, POICHÉ NON C'È
AUTORITÀ SE NON DA DIO E QUELLE CHE
ESISTONO SONO STABILITE DA DIO. QUINDI
CHI SI OPPONE ALL'AUTORITÀ', SI OPPONE
ALL'ORDINE STABILITO DA DIO. E QUELLI
CHE SI OPPONGONO SI ATTIRERANNO ADDOSSO
LA CONDANNA. I GOVERNANTI INFATTI NON
SONO DA TEMERE QUANDO SI FA IL BENE, MA
QUANDO SI FA IL MALE. VUOI NON AVER DA
TEMERE L'AUTORITÀ'? FA IL BENE E NE
AVRAI LODE, POICHÉ ESSA E' AL SERVIZIO
DI DIO PER IL TUO BENE. MA SE FAI IL
MALE, ALLORA TEMI, PERCHÉ NON INVANO
ESSA PORTA LA SPADA; E' INFATTI AL
SERVIZIO DI DIO PER LA GIUSTA CONDANNA
DI CHI OPERA IL MALE. PERCIÒ E'
NECESSARIO STARE SOTTOMESSI, NON SOLO
PER TIMORE DELLA PUNIZIONE, MA ANCHE PER
RAGIONI DI COSCIENZA" (Rom.13,1-5).
"NON INVANO ESSA (l'autorità)
PORTA LA SPADA" (Rom.13,4). Si può dire
che oggi sia "così"?... E perché,
"INVANO", sembra, oggi, che l'autorità
porti "la spada"?... A "causa" di "che
cosa"?... E "per colpa" di "chi"?...
(…)
Un'altra questione, stimatissimo Signor
Presidente Scalfaro, mi urge nel cuore,
della quale sento una sconfinata
amarezza e un profondissimo sdegno.
Come tutti sappiamo in Italia da ormai
venti anni (nel 1998) sono
state (e vengono ogni giorno) soppresse
“legalmente” milioni di vite umane
innocenti ed indifese, nel grembo stesso
della madre, grazie all'iniqua “legge
194” del 22 maggio 1978.
A riguardo di questa legge, signor
Presidente, ancor più che per quanto
espresso più sopra, mi sento obbligato a
rivolgermi a Lei direttamente, perché
quanto Le voglio dire non può non
investire, forse, la Sua stessa
responsabilità diretta.
Sono certo - per l'altissima stima della
Sua persona che non si è mai sottratta
ad intervenire ed a parlare "opportune
et importune" - che Lei avrà da tempo e
lungamente ponderato già tutto al
riguardo: ma io non mi sento tranquillo
nella mia coscienza se non Le dico
umilmente quanto vado ora ad aggiungere
nel presente scritto.
Lei occupa il posto più elevato della
Nazione ed è "il garante" costituzionale
del rispetto dei diritti di "tutti" i
cittadini della Nazione Italiana.
Io ora Le dico e Le chiedo umilmente e
rispettosamente se non ritenga che
potrebbe essere giunto "il doveroso
momento" in cui forse anche Lei dovrebbe
spendere una parola autorevole, forte,
solenne e inequivocabile al riguardo
anche di quei "cittadini", comparsi
all'esistenza sul suolo italiano nel
grembo materno dal momento del loro
concepimento, ma che non sono mai potuti
venire alla luce di questo mondo,
"magnifico e drammatico", a causa di
una “legge iniqua” - tuttora
vigente - che ne promuove e ne finanzia
la soppressione prima della loro stessa
nascita.
Anche Lei certamente - per le comuni
convinzioni umane e religiose - riterrà
che "questa" cosiddetta "legge"
sia la più "anti-naturale" e la più
"anti-costituzionale" di tutte quelle
vigenti, perché sopprime radicalmente e
irrimediabilmente IL DIRITTO STESSO ALLA
VITA, che è intrinseco e primigenio,
precedente ad ogni legge stessa e ad
ogni consorzio umano e ad ogni Stato.
Io, Signor Presidente, anche soltanto
come libero e comune cittadino, sento il
"dovere" di "associarmi" ai "tantissimi
altri" che già hanno contestato e ancora
e sempre contesteranno, di fronte ai
"Legislatori" ed alle "Autorità dello
Stato", in qualunque forma possa essere
permesso, “l’assoluta illegittimità” e
“l’abissale ingiustizia” della legge
esistente sull'aborto in Italia; e
sento, signor Presidente, "il dovere" di
"dirLe umilmente" che forse anche Lei
"dovrebbe parlarne" (come fece peraltro
a suo tempo anche il "laico"
ex-Presidente del Consiglio Giuliano
Amato) e, se esiste, come esisterà
sicuramente, durante gli ultimi mesi del
Suo mandato presidenziale, forse avrà
anche il dovere di percorrere - se Lei
stesso od altri non lo avessero
efficacemente ed esaustivamente ancora
fatto - "qualche strada" che ne permetta
un radicale cambiamento.
Glielo chiedono, a me pare, il
sangue versato e lo strazio indicibile
dei corpicini "fatti a pezzi" di tutti
"i milioni" di "bambini italiani" già
soppressi, che "ancora" gridano: "chi ci
ha difesi?"... Glielo chiedono, a me
pare, tutti "i bambini" che ogni giorno
sono "fatti a pezzi", in tutti gli
angoli d'Italia, la cui voce silenziosa
"urla" dal grembo materno prima della
fatale soppressione: "chi ci
difende?"...
Parlando biblicamente, non sta
scritto: "LA VOCE DEL SANGUE DI TUO
FRATELLO GRIDA A ME DAL SUOLO!"?
(Gen.4,10). E qui si tratta di
un’ECATOMBE orribile e immensa!... che,
al confronto, fa "impallidire" gli
stessi efferati crimini e stermini
nazisti e comunisti!...
Signor Presidente, "CHI" o "CHE COSA"
dobbiamo ancora "attendere" perché
questo incalcolabile e irrimediabile e
tragico sciupìo di vite umane sia
"interrotto"? (chissà quante "genialità
benefiche" per l'Italia e 1'umanità
intera saranno andate perdute!).
Signor Presidente, "CHI" o "CHE COSA"
dobbiamo ancora "attendere" perché si
ristabilisca “la giustizia” e “il
diritto”?
Con la "legge 194", infatti, è
violato il più radicale e universale di
tutti i diritti umani: quello di poter
vivere, una volta venuti all'esistenza
dopo il concepimento nel grembo materno!
Io non sento l'autorità di poter dire
quale "macina" meriterebbero che "fosse
messa" al collo di tutti i promotori,
diffusori e attuatori della più vile,
ingiusta e universalmente
“anti-naturale” e “anti-costituzionale”
legge che sia mai stata promulgata sulla
faccia della terra.
La “privazione della vita” ai “bambini”
“innocenti” e “indifesi” è, infatti, “lo
scandalo evangelico sommo”, radicale e
irrimediabile.
Io però dico, invece, che anche i
responsabili delle leggi sull'aborto
forse potrebbero cambiare idea (poiché
peraltro non si può escludere in
assoluto in certuni di essi la buona
fede, e senz'altro in altri responsabili
"un cedimento" dovuto a "paura" o
"debolezza"), e ravvedersi, e forse
anche farsi fautori essi stessi di un
radicale mutamento. E io prego Iddio
perché tutto questo avvenga (come già
nel mondo in certuni è avvenuto).
In proposito, io non lo so, ma forse
quel brano stesso del Vangelo da Lei
citato il 5 settembre scorso, se è stato
riportato correttamente dal quotidiano
"AVVENIRE" nell'enunciato Suo inesatto,
non credo vada inteso come "un invito al
suicidio" (è illecito anch'esso!). Né
credo - anche nella dicitura evangelica
esatta (cfr. Mt.18,6) - che il Signore
desse "davvero" l'autorizzazione "ad
altri" di "appendere al collo dello
scandalizzatore una macina girata da
asino e gettarlo negli abissi del mare".
Egli, infatti, il Signore, dice solo che
"SAREBBE MEGLIO", e "PER LUI" (non tanto
per la società): e ciò, penso io, il
Signore lo abbia detto nella divina
previsione di “una impenitenza radicale
ed irreversibile”, che farà “meritare”
al colpevole “una pena eterna maggiore”
nell'altra vita. In rapporto a ciò,
infatti, "sarebbe meglio" “per lui”
interromperne la vita temporale, per
impedirgli di fare altro male e, così,
potergli far "meritare" "una pena eterna
minore", e quindi "migliore" (?!),
nell'altra vita. Però credo che nessuno
- al di fuori di una rivelazione divina
(come anche ce ne sono state nella
storia biblica e della Chiesa) - possa
sapere se uno abbia raggiunto una
"impenitenza così radicale ed
irreversibile". Poiché mi sembra che
resti sempre vero che uno, finché è in
vita, abbia sempre la possibilità di
"pentirsi" e, in parte o in tutto di
"riparare" al male fatto. E così, al
contrario, "sarebbe meglio" "per la
società" che il colpevole rimanga in
vita, abbia modo di pentirsi, di
riparare per quanto può, e di tornare od
incominciare ad offrire anche un suo
apporto benefico alla società stessa da
lui "guastata" con la colpa commessa. Lo
stesso Magistero più recente di Giovanni
Paolo II proporrebbe il superamento
totale della "pena di morte" (cfr.
"Evangelium Vitae", n.56; cfr. Sito
Internet
www.fuocovivo.org/MOVIMENTO/evangeliumvitae.htm
). E' comunque ovvio che uno Stato
debba mettere il reo in condizioni di
"non nuocere più" ai bambini e alla
società, comminando pene adeguate.
Tuttavia, io non sono esegeta né teologo
per interpretare il passo evangelico
suddetto.
Solo chi sta più in alto di noi nel
Supremo Magistero della Chiesa può
interpretare il tutto in modo
infallibile.
Tornando alle orribili “leggi”
sull'aborto, esistenti nel mondo, "chi"
è che incoraggia i legislatori (al di
fuori ormai quasi solo del Papa e di
"taluni" uomini - anche non credenti o
non cristiani - di "buona volontà")
(cfr. Sito Internet
www.fuocovivo.org/MOVIMENTO/discorso%20del%20papa%20sullaborto.html
) a cambiare le leggi sbagliate
esistenti a riguardo dell'aborto? "Chi"
fa loro vedere "nella nuda e cruda
verità" le "terribili" "responsabilità"
di aver fatto "quella" "legge" (in
Italia la "194"), che è un’“anti-legge”,
e di averla "firmata" e "fatta passare"
anche purtroppo, in Italia, da parte
proprio di autorevoli esponenti
"cristiani" (che Dio li
perdoni!) (l'ex-Presidente della
Repubblica di allora, Giovanni Leone, e
l'ex-Presidente del Consiglio, Giulio
Andreotti), invece di
"respingerla", come era in loro potere e
dovere di fare; o, all'estremo,
di "dimettersi", per "non firmare", e
quindi per "non lasciarla passare"
(almeno da parte loro), come fece
ammirevolmente il Re Baldovino del
Belgio, che non si volle macchiare del
sangue dei "suoi" "cittadini" più
innocenti e indifesi!
La Costituzione Italiana, di cui Lei
stesso, signor Presidente Scalfaro, è
"meritevole", riguardo alla sua
composizione e promulgazione, al n.31
dice: “La Repubblica agevola con
misure economiche e altre provvidenze LA
FORMAZIONE DELLA FAMIGLIA e
l'adempimento dei compiti relativi, con
particolare riguardo alle famiglie
numerose. PROTEGGE LA MATERNITA',
l'infanzia e la gioventù favorendo gli
istituti necessari a tale scopo”.
E ancora, la Costituzione, al n.32,
dice, a riguardo della tutela della
"salute" dei cittadini e quindi della
"salvaguardia della loro vita umana":
“La legge non può IN NESSUN CASO
violare I LIMITI imposti dal RISPETTO
DELLA PERSONA UMANA”.
Ora, io, signor Presidente Scalfaro,
anche solo come libero e semplice
cittadino, cioè come "uomo",
mi sento solidale - come tantissimi
altri, credenti e non credenti, e come
certamente anche Lei stesso - e
gravemente corresponsabile di quanto
viene fatto anche “ai miei fratelli” e
“concittadini più piccoli”, tanto
piccoli da non poter neppure far sentire
la loro voce, che pure “urla” e
disperatamente e vanamente “si
auto-difende” nel grembo materno prima
di venire fatto crudelmente a pezzi
dall'apparecchio abortivo.
Questo può essere da "tutti"
"scientificamente" "constatabile" - con
il "dovuto e grave rispetto" della
"vittima" - dal filmato in videocassetta
"IL GRIDO SILENZIOSO", dello
statunitense Dott. Nathanson (prima
abortista e poi, dopo aver "visto" quel
filmato fatto da lui stesso, è divenuto
uno dei più convinti difensori del
"diritto alla vita" del concepito): tale
filmato, che Le spedisco insieme al
presente scritto, Lei stesso, signor
Presidente, potrà vederlo, se non lo ha
già visto.
Vedi il filmato nel Sito Internet
www.lavocecattolica.it/avvertenze.filmato.htm
www.lavocecattolica.it/ilgridosilenzioso.wmv
Come rimanere "insensibili" di fronte a
tanto "disumano", "abominevole" e
"irrimediabile" "delitto"? I bambini
"violati" possono essere rieducati con
la speranza di poter essere recuperati,
ma i bambini "uccisi" chi li può far
tornare in vita? Chi può dare "voce" al
"grido silenzioso" (ma quanto reale!)
dei "bambini" e "cittadini" non ancora
nati, se anche le più Alte Autorità
dello Stato tacciono sempre quando si
affronta questo argomento? E' prudenza?
Ma i bambini OGNI GIORNO periscono
dappertutto!...
Perché dai politici e dagli studiosi si
continua ipocritamente a discutere "sul
momento" della "umanizzazione" del
"concepito", quando è a tutti
"evidentissimo" che, anche ove
mancasse ogni prova scientifica al
riguardo (e ce ne sono invece ormai
esaustive!), non è lecito e legittimo
per nessuno intervenire nel dubbio:
poiché se quel “concepito” è veramente
“un essere umano” (come lo è!), lo si
uccide!... Nel dubbio, infatti, non è
lecito agire ad alcuno. E
quindi la "legge 194" stride di una
ingiustizia radicale, che in quanto
"ingiustizia" non può essere da
chicchessia "giustificata", e tantomeno
"legalmente" accettata e firmata,
neppure se fosse addirittura
“costituzionale” (!) (e non lo è!).
Ne si può invocare il principio di "un
male minore", personale o sociale,
perché anche "un solo bambino"
"soppresso" è però portatore di un
"diritto personale" "assoluto" ed
"inviolabile": “IL DIRITTO
PRIMIGENIO ALLA VITA”, antecedente ad
ogni altro uomo e allo Stato (che è solo
un'organizzazione sociale), e sul quale
(diritto primigenio) nessun altro può
sindacare o decidere, neppure il padre o
la madre stessa, e neppure il soggetto
stesso.
Io, quindi, signor Presidente Scalfaro,
proprio mentre stavo pregando, mi sono
sentito in dovere di togliermi uno
scrupolo, almeno per me "molto serio", e
cioè quello di inviarLe questo scritto,
per farLe umilmente il presente
"APPELLO", perché quale "supremo
garante" dei diritti anche dell'“ultimo
e più piccolo” dei “suoi”
“concittadini”, nell'ultima fase del Suo
mandato presidenziale, valuti se non sia
giunto "il doveroso momento" da parte
Sua - se non lo avesse "ancora" fatto o
"sufficientemente" fatto o
"esaustivamente" fatto - di intervenire
come può e con le leggi che Lei conosce,
perché venga contestata la radicale
ingiustizia della "legge 194" affinché
"questa", sì, e non i bambini non ancora
nati, sia "soppressa"!
Mi perdoni l'ardire: ma non si
rischia una omissione gravissima di
fronte alla propria Coscienza? "Chi" è
che "deve" "parlare" ed "agire"? "Chi" è
che "ha" "il potere" "per "agire"?... ed
"urgentemente" "agire"!...
Chi verrà dopo di Lei, infatti,
potrà o saprà o vorrà fare
quanto "potrebbe" "fare" "Lei", sempre
coerente con una linearità morale, umana
e cristiana, "ammirevole"? e tra i
"pochissimi ultimi" "padri costituenti"
atti a "testimoniare" l'autentico
significato e intento, espresso o
sottinteso, ai succitati articoli
(numeri 31 e 32) composti dai "padri
costituenti"?... e che (tali articoli),
come Lei stesso disse alle Camere
Riunite nel 1992, proprio nella Parte
della proclamazione dei diritti
dell'uomo, è quanto di più alto e più
completo potesse essere scritto della
VITA..."? (… "operosa", sì, ma "VITA"!
quale "operosità" è possibile senza "la
vita umana esistente", che, sola, può
suscitare “1'operosità”?...
Io contesto, da semplice e umile
cittadino, non solo la legittimità
costituzionale della "legge 194", ma
anche la legittimità costituzionale
della stessa "firma" apposta ad essa dal
suo predecessore, l'ex-Presidente Leone,
che a suo tempo "avallò", con la sua
firma stessa, la "costituzionalità"
della "legge 194" sull'aborto, che
invece "non era costituzionale"!
Nella Costituzione, infatti, c'è
scritto, al n.31, che essa “PROTEGGE LA
MATERNITA'”: e ciò inequivocabilmente
"da quando inizia”, non dal 90° giorno
(e la "legge 194" non la protegge
neanche da quello!). Non è già
“maternità”, da "proteggere", quella che
"inizia dal primo istante del
concepimento"? E come la "si protegge"
la maternità se la "si interrompe"? in
modo radicalmente irrimediabile?
Eppure "la lettera" e "lo spirito" della
Costituzione sono "semplici", "chiari"
ed "inequivocabili", nel loro
significato e nelle loro deduzioni
applicative. E Lei, signor Presidente
Scalfaro, che ne è stato l'estensore o
ha comunque contribuito a promulgarla
(insieme agli altri 554) può anche
"doverosamente" "testimoniare" e
"denunciare", anche se è a tutti già
evidentissimo, l'autentica "lettera" e
l'autentico "spirito" del succitato
articolo costituzionale (n.31), oltre
che di tutti gli altri.
Solo 1'ignoranza o la malafede, d'altra
parte, possono interpretare "quel"
"dettato costituzionale" sulla
"protezione della maternità"
diversamente da come pur
chiarissimamente è scritto.
Inoltre, come scritto sopra, la
Costituzione aggiunge ancora (al n.32):
“La legge non può IN NESSUN CASO -
proprio in nessuno - violare i LIMITI
imposti DAL RISPETTO DELLA PERSONA
UMANA”.
E questo vale - a me sembra - sia per
"la salvaguardia della salute" e quindi
per "la salvaguardia della vita", sia
per ciò stesso e ancor più
esigitivamente per "la salvaguardia
della vita umana nascente", come di
"ogni altra vita umana": se la "si
uccide" persino, come si può
"salvaguardarne la salute"? Non è una
evidentissima e radicale contraddizione?
E questo vale ancora, ritengo, anche per
la stessa pornografia permessa di cui Le
ho scritto sopra, che viola “i limiti”
imposti dal "rispetto delle altre
persone" conviventi nella società, in
quanto è contravveniente alla
"salvaguardia della loro salute", a
rigore intesa ancor più estensivamente,
coinvolgente cioè anche
l'“irrinunciabile” e “ancor più
importante” “salute psichica, morale e
spirituale” dei cittadini, in specie
dell'infanzia e della gioventù: "salute"
invece gravemente "compromessa"
dall'immoralità diffusa e "non
repressa", come pur il dettato
costituzionale imporrebbe che si faccia,
da chi ne ha il compito e il dovere.
Quante malattie fisiche e turbe
psichiche e comportamentali ed
esistenziali (quante depressioni e
suicidi!) - in piccoli e in grandi –
sono provocate proprio dall'immoralità
"permessa" e "impunita"?
Non dice anche "l'autorevole" Concilio
Ecumenico Vaticano II: “Tutto ciò che è
contro la vita stessa, come ogni specie
di omicidio, il genocidio, l'aborto,
l'eutanasia e lo stesso suicidio
volontario, TUTTO CIÒ CHE VIOLA
L'INTEGRITÀ' DELLA PERSONA UMANA...
(...); tutte queste cose, e altre
simili, sono certamente VERGOGNOSE.
Mentre GUASTANO LA CIVILTÀ UMANA, - e
"quanto" l'hanno "già guastata!" -
disonorano coloro che così si comportano
più ancora che quelli che le subiscono e
ledono grandemente l'onore del Creatore”
("Gaudium et Spes", n.27).
(...)
Può, "oggi", Lei, personalmente,
signor Presidente Scalfaro, "attuale
garante supremo della Costituzione",
“onestamente” affermare che “l'integrità
della Costituzione” è "da Lei"
“garantita”, quando una legge (la "legge
194" ) è indubitabilmente
"anti-costituzionalmente" e perciò
"illegalmente" in vigore?
Come non denunciare tale sopruso
giuridico ai danni della "Costituzione"?
e "la perversità" di "questa" "legge"
(la "194") che "viola" la Costituzione?
in quanto "tale" legge "illegale" lede
il principio "inviolabile" del "rispetto
della vita altrui", consentendo e
finanziando l'uccisione di "esseri
umani" innocenti! di "cittadini"
innocenti! prima ancora che essi
nascano! "minando" così "alla radice" la
"convivenza umana" come anche la
sopravvivenza delle generazioni presenti
e future, dopo aver soppresso "già"
quelle passate.
(…)
Resta sempre valido, in proposito, e
ancor più attuali, le severe parole di
Madre Teresa di Calcutta:
“L'aborto è IL PIÙ GRANDE nemico della
pace, perché se una madre può uccidere
il figlio, ciò significa che gli esseri
umani HANNO PERSO TOTALMENTE IL RISPETTO
PER LA VITA e più facilmente possono
uccidersi a vicenda”
(cfr. Sito Internet
www.fuocovivo.org/MOVIMENTO/madreteresa.htm).
Ma, ancor più profondamente e
amaramente, Madre Teresa di Calcutta in
un'intervista diceva: “Il motivo per
cui è sbagliato uccidere esseri umani
innocenti è che questi vengono privati
della possibilità di amare e di essere
amati per prepararsi alla vita che li
attende al di là di questa vita. Il
bambino che viene ucciso con l'aborto
viene ucciso allo stato spiritualmente
più immaturo”.
Per chi è credente, è questa “la verità”
più triste.
(…)
Scriveva il Card. Ratzinger
nell'Istruzione su "Il rispetto della
vita umana nascente e la dignità della
procreazione", del 22 febbraio 1987:
“Difendendo l'uomo contro gli eccessi
del suo stesso potere, la Chiesa di Dio
gli ricorda i titoli della sua vera
nobiltà; solo in tal modo si potrà
assicurare all'umanità di domani la
possibilità di vivere e di amare in
quella dignità e libertà che derivano
dal rispetto della verità... Alla luce
della verità sul dono della vita umana e
dei princìpi morali che ne conseguono,
CIASCUNO E' INVITATO AD AGIRE,
NELL'AMBITO DELLA RESPONSABILITA’ CHE
GLI E' PROPRIA, come il buon samaritano
e a RICONOSCERE anche IL PIU’ PICCOLO
tra i figli degli uomini come suo
prossimo (cfr. Lc.10,29-37): “La parola
di Cristo trova qui una risonanza nuova
e particolare: "CIO’ CHE AVRETE FATTO AL
PIU’ PICCOLO DEI MIEI FRATELLI LO AVRETE
FATTO A ME"
(Mt.25,40).
Anche il Papa Giovanni Paolo II, proprio
nel pomeriggio di sabato scorso 5
settembre, parlando ai ventimila
"adulti" di Azione Cattolica convenuti
in Piazza San Pietro in occasione
dell'Incontro Nazionale, esortò, tra le
altre cose, ad una loro "formazione",
“capace di creare quella cultura
politica che opera sempre e comunque per
il bene comune e la salvaguardia dei
valori. UNA CULTURA CHE SAPPIA
RIPARTIRE DALLA VITA UMANA. “E', questa,
un'esigenza particolarmente pressante
nell'ora presente, nella quale la
“cultura della morte” così fortemente si
contrappone alla “cultura della vita” e
spesso sembra avere il sopravvento”
("Evangelium Vitae", n.87).
(…)
Quanto sono riconoscente a Dio di avermi
fatto “venire all'esistenza” - senza
che nessuno potesse privarmela - nel
grembo di "una madre italiana" e da "un
padre italiano", figli poveri, ma tanto
religiosi, del "popolo contadino"! e di
avermi poi (Dio) fatto "nascere" ad
Ancona, bella città protesa sul mare,
nel Centro dell'Italia, e da sempre
anche protesa e accogliente verso i
popoli dell'Oriente e del Mediterraneo,
e a pochi chilometri da "un luogo unico"
nell'Universo intero: la Santa Casa di
Loreto!
Anch’io, stamane, ho partecipato proprio
a Loreto alla celebrazione liturgica
presieduta dal Card. Ruini, in
rappresentanza del Papa, e con la
partecipazione anche del Sen. Mancino,
in rappresentanza Sua, per inaugurare
"la preghiera quotidiana per l'Italia"
in vista dell'anno 2000.
A tal proposito ho ascoltato con
attenzione le significative parole del
messaggio di Giovanni Paolo II
indirizzate per la circostanza
al Card. Ruini: "La Grande
Preghiera per l'Italia iniziò nel 1994,
quando la costante sollecitudine che
nutro per la diletta Nazione italiana,
mi spinse ad invitare a far salire
incessantemente a Dio una preghiera
nella Chiesa (cfr. At.12,5) al fine
d'ottenere la grazia della CONVERSIONE
dei cuori, condizione indispensabile per
costruire una convivenza più giusta e
solidale. (...). La nuova provvidenziale
iniziativa, che riprendendo quell'invito
è divenuta la Preghiera Quotidiana per
l'Italia, prolunga l'invocazione di pace
e costituisce un'ulteriore occasione per
prepararsi a vivere la grazia del
Giubileo, volgendo lo sguardo con
rinnovato e filiale amore a Colei che in
ogni contrada della Penisola è venerata
quale rifugio sicuro nei pericoli e
Madre benevola verso le suppliche di
quanti sono nella prova. (...). La
Lampada dell'Italia, che ogni giorno
brillerà nella Casa Santa, luogo che
richiama il mistero del Verbo fatto
carne, sarà simbolo del costante
affidamento alla Madre del Signore da
parte della comunità italiana. Essa
ricorderà allo stesso tempo che è
compito dei cristiani, essere vigilanti
con le lanterne accese (cfr. Mt.25,1-13)
e perseveranti nella preghiera e nella
fedeltà al Vangelo per illuminare con la
fiaccola della Verità e dell'amore di
Cristo le varie realtà sociali,
politiche, culturali ed economiche
dell'esistenza".
Io, umilmente, nella Santa Casa stessa,
ho pregato anche per Lei, stimatissimo
Signor Presidente Scalfaro, come anche
per tutte le autorità grandi e piccole
dello Stato, così come la mia fede di
credente - associato agli altri credenti
e agli altri "uomini di buona volontà" -
mi impone, attraverso l'esortazione di
San Paolo: "TI RACCOMANDO,
DUNQUE, PRIMA DI TUTTO CHE SI FACCIANO
DOMANDE, SUPPLICHE, PREGHIERE E
RINGRAZIAMENTI PER TUTTI GLI UOMINI, PER
I RE E PER TUTTI QUELLI CHE STANNO AL
POTERE, PERCHE' POSSIAMO TRASCORRERE UNA
VITA CALMA E TRANQUILLA CON TUTTA PIETA'
E DIGNITÀ. QUESTA E' UNA COSA BELLA E
GRADITA AL COSPETTO DI DIO, NOSTRO
SALVATORE, IL QUALE VUOLE CHE TUTTI GLI
UOMINI SIANO SALVATI E ARRIVINO ALLA
CONOSCENZA DELLA VERITA’"
(1^Tim.2,1-4).
Ricordo anche, signor Presidente
Scalfaro, quando Lei venne a Loreto (ove
c'ero anch'io) il 10 dicembre 1994,
insieme con il Santo Padre Giovanni
Paolo II, a concludere "la Grande
Preghiera per l'Italia" (indetta in
quell'anno dal Papa) e ad aprire le
celebrazioni del VII Centenario della
"miracolosa" traslazione della Santa
Casa di Nazareth della Vergine Maria da
Tersatto (ex-Jugoslavia, ove era già
stata "miracolosamente" traslata nel
1291) sul Colle Lauretano, nel 1294.
Cfr. Sito Internet www.lavocecattolica.it/santacasa.htm
In quell'occasione lessi anche sul
giornale che dopo la celebrazione
liturgica nella Basilica, il Santo Padre
La incontrò e Le parlò personalmente,
ricordandoLe - lui disse - "una bella
parola italiana": "CORAGGIO!"... Le
disse allora il Papa: “CORAGGIO,
Presidente!”…
(... omissis...)
(L'intera lettera è leggibile e
prelevabile in Internet all'indirizzo:
www.lavocecattolica.it/lettera.presidente.repubblica.htm
l
________________________
Prof. GIORGIO NICOLINI
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|
«Solidali per la vita»
«I bambini e gli anziani costruiscono il
futuro dei popoli; i bambini perché
porteranno avanti la storia, gli anziani
perché trasmettono l'esperienza e la
saggezza della loro vita». Queste parole
ricordate da Papa Francesco sollecitano
un rinnovato riconoscimento della
persona umana e una cura più adeguata
della vita, dal concepimento al suo
naturale termine. È l’invito a farci
servitori di ciò che “è seminato nella
debolezza” (1 Cor 15,43), dei piccoli e
degli anziani, e di ogni uomo e ogni
donna, per i quali va riconosciuto e
tutelato il diritto primordiale alla
vita.
Quando una famiglia si apre ad
accogliere una nuova creatura,
sperimenta nella carne del proprio
figlio “la forza rivoluzionaria della
tenerezza” e in quella casa risplende un
bagliore nuovo non solo per la famiglia,
ma per l’intera società.
Il preoccupante declino demografico che
stiamo vivendo è segno che soffriamo
l’eclissi di questa luce. Infatti, la
denatalità avrà effetti devastanti sul
futuro: i bambini che nascono oggi,
sempre meno, si ritroveranno ad essere
come la punta di una piramide sociale
rovesciata, portando su di loro il peso
schiacciante delle generazioni
precedenti. Incalzante, dunque, diventa
la domanda: che mondo lasceremo ai
figli, ma anche a quali figli lasceremo
il mondo?
Il triste fenomeno dell’aborto è una
delle cause di questa situazione,
impedendo ogni anno a oltre centomila
esseri umani di vedere la luce e di
portare un prezioso contributo
all’Italia. Non va, inoltre, dimenticato
che la stessa prassi della fecondazione
artificiale, mentre persegue il diritto
del figlio ad ogni costo, comporta nella
sua metodica una notevole dispersione di
ovuli fecondati, cioè di esseri umani,
che non nasceranno mai.
Il desiderio di avere un figlio è nobile
e grande; è come un lievito che fa
fermentare la nostra società, segnata
dalla “cultura del benessere che ci
anestetizza” e dalla crisi economica che
pare non finire. Il nostro paese non può
lasciarsi rubare la fecondità.
È un investimento necessario per il
futuro assecondare questo desiderio che
è vivo in tanti uomini e donne. Affinché
questo desiderio non si trasformi in
pretesa occorre aprire il cuore anche ai
bambini già nati e in stato di
abbandono. Si tratta di facilitare i
percorsi di adozione e di affido che
sono ancora oggi eccessivamente carichi
di difficoltà per i costi, la burocrazia
e, talvolta, non privi di amara
solitudine. Spesso sono coniugi che
soffrono la sterilità biologica e che si
preparano a divenire la famiglia di chi
non ha famiglia, sperimentando “quanto
stretta è la porta e angusta la via che
conduce alla vita” (Mt 7,14).
La solidarietà verso la vita – accanto a
queste strade e alla lodevole opera di
tante associazioni – può aprirsi anche a
forme nuove e creative di generosità,
come una famiglia che adotta una
famiglia. Possono nascere percorsi di
prossimità nei quali una mamma che
aspetta un bambino può trovare una
famiglia, o un gruppo di famiglie, che
si fanno carico di lei e del nascituro,
evitando così il rischio dell’aborto al
quale, anche suo malgrado, è orientata.
Una scelta di solidarietà per la vita
che, anche dinanzi ai nuovi flussi
migratori, costituisce una risposta
efficace al grido che risuona sin dalla
genesi dell’umanità: “dov’è tuo
fratello?”(cfr. Gen 4,9). Grido troppo
spesso soffocato, in quanto, come
ammonisce Papa Francesco “in questo
mondo della globalizzazione siamo caduti
nella globalizzazione dell'indifferenza.
Ci siamo abituati alla sofferenza
dell’altro, non ci riguarda, non ci
interessa, non è affare nostro!”.
La fantasia dell’amore può farci uscire
da questo vicolo cieco inaugurando un
nuovo umanesimo: «vivere fino in fondo
ciò che è umano (…) migliora il
cristiano e feconda la città». La
costruzione di questo nuovo umanesimo è
la vera sfida che ci attende e parte dal
sì alla vita.
Roma, 7 ottobre 2014
Memoria della Beata Vergine del Rosario
Il Consiglio Permanente della Conferenza
Episcopale Italiana
|
IL VESCOVO DI ANCONA MONS. EDOARDO
MENICHELLI CREATO CARDINALE
UN NUOVO DONO DI DIO E DI MARIA PER LA
CHIESA DI ANCONA
PRIMOGENITA DELLA CATTOLICA RELIGIONE
Ankon Dorica Civitas Fidei
Qual è il motivo di quel motto inciso da
secoli e secoli nello stemma comunale,
“Ancon dorica Civitas Fidei”?
- “Ancona, Città della Fede”: ciò per
il fatto di come questa città abbia
usufruito di privilegi unici da parte di
Dio e della Vergine Maria e sia stata
plasmata e impregnata per due millenni
dalla Fede Cristiana, con una ricchezza
di miracoli, di Santi e di Reliquie,
uniche al mondo: basti pensare alla sola
Santa Casa di Nazareth a Loreto,
“miracolosamente” collocata da Dio nel
territorio anconitano. Si scriveva, in
proposito, nel lontano 1842, in un
“Catalogo” illustrante le “Reliquie che
si conservano nella Cattedrale di
Ancona”: “Fra le molte considerabili
Reliquie, che in questo Santuario si
conservano, son degni di particolar
ricordanza tutte quelle degli istrumenti
della Passione di N.S.G.C. ed in
particolar modo parte della punta della
Lancia, e della Croce, una Spina, e
grossa parte d’un Chiodo. Oltre quelle
di tutti gli Apostoli, Reliquia atta
essa sola ad illustrare qualunque Chiesa
si è l’intero Capo di San Giacomo minore
Apostolo, e consobrino (= cugino) del
Redentore. Merita ancora particolar
menzione il destro Piede di Sant'Anna
madre della gran Madre di Dio, non che
il pezzo di Sasso, con cui fu lapidato
il Protomartire Santo Stefano, per mezzo
della qual Reliquia Ancona
può assolutamente dirsi
primogenita della cattolica religione
nella più bella parte del mondo”(cfr.
in Internet l’intero Catalogo delle
reliquie all’indirizzo:
www.lavocecattolica.it/reliquie.ancona.htm
).
UN SOGNO DEL VESCOVO DI ANCONA
MONS. EDOARDO MENICHELLI
CHE SI AVVERA IN UNA DIMENSIONE DIVERSA
E PIU' UNIVERSALE
POTENDO ORA CON LA NOMINA A CARDINALE
"CONSIGLIARE" ED "AIUTARE" IL PASTORE DI
TUTTA LA CHIESA
IL SOGNO DELL’OTTAVA CHIESA
dalla
"Lettera alla Chiesa di Dio che è in
Ancona e Osimo"
di Mons. Edoardo Menichelli del 2004
NON HO SMARRITO LA DIMENSIONE DEL SOGNO
Siamo tutti immersi dentro una
sovrabbondanza di “parole ecclesiali”
che non sempre riescono a fare sintesi
tra i piani di Dio e le risposte umane
perché frequentemente impastate di
estetismi verbali e tecnicismi
progettuali da... marketing aziendale.
Il Signore ci restituisca la capacità
di... sognare, di nutrirci di passioni
ideali, di soffrire l’inquietudine dello
scarto tra i suoi disegni e le nostre
realizzazioni. Vi confesso che non ho
mai smarrito la dimensione del sogno,
che in definitiva è la dimensione che
non ci appiattisce nell’abitudine, nella
“routine”, nella ripetitività, nella
pigrizia, nelle stanchezze psicologiche,
nei comodi rifugi mentali. In questa
chiave ho riletto l’Apocalisse e le
lettere alle sette Chiese. L’apostolo
Giovanni in ogni Chiesa rileva peccati,
incongruenze, omissioni, disaffezioni,
cadute etiche. In sintesi: apostoli
“finti”, rarefazione del primo amore,
paura delle prove e delle tribolazioni,
tradimenti della Parola, cedimenti agli
“idoli”, mancanza di vigore
nell’annuncio, rivoltante tiepidezza,
smisurati orgogli. Pur sapendo che
l’itinerario di ogni credente e di ogni
Chiesa, è sempre in bilico tra fedeltà e
infedeltà, e non ipotizzando ingenui e
disincarnati “angelismi”, sogno la mia e
nostra Arcidiocesi di Ancona come...
l’Ottava Chiesa, quella che Dio stesso
sogna. (...). Vi chiedo di condividere
questo mio sogno affinché diventi un
sogno robusto alimentato dalle energie e
dall’impegno di tutti e da tutti
partecipato. E nessuno dica: “Io non
c’entro”, magari “nascosto” o
“consolato” dentro la buca confortevole
delle proprie personali, parziali e
gratificanti visioni. Riprendere lo
stupore di essere servi e figli della
Chiesa sposa amata da Cristo Signore.
dalla "Lettera alla Chiesa di Dio che è
in Ancona e Osimo"
+ Mons. Edoardo Menichelli
(Una "profezia" del Card. Joseph
Ratzinger - Benedetto XVI)
La Chiesa si ridurrà di dimensioni,
bisognerà ricominciare da capo. Ma da
questa prova uscirà una Chiesa che avrà
tratto una grande forza dal processo di
semplificazione che avrà attraversato,
dalla rinnovata capacità di guardare
dentro di sé. Perché gli abitanti di un
mondo rigorosamente pianificato si
sentiranno indicibilmente soli... E
riscopriranno la piccola comunità dei
credenti come qualcosa di completamente
nuovo. Come una speranza che li
riguarda, come una risposta che hanno
sempre segretamente cercato.
(Dal libro "Dio e il mondo. Essere
cristiani nel nuovo millennio", ed. San
Paolo, 2001)
LA SORPRESA E LA GIOIA DEI MARCHIGIANI
Congratulazioni, Monsignor - Eminenza
Edoardo!
La notizia è una sorpresa formidabile
che ci coglie tutti meravigliati ed
estasiati, ciò che, come prova a
suggerire l’Arcivescovo durante la
celebrazione eucaristica di domenica
scorsa
(4 gennaio 2015),
programmata per il mandato agli
operatori pastorali, ma
straordinariamente trasfigurata
dall’inaspettato annuncio, è contemplato
dagli insondabili misteri divini.
Davvero l’Altissimo, secondo il Suo
stile di raffinato Artista, ci esaudisce
oltre ogni nostra attesa e sempre ci
suscita stupore, come un cielo chiaro
che sboccia dalla tempesta, a rivelarci
che l’Astro radioso del Suo eterno amore
vince anche il potere apparente delle
tenebre. Abbiamo sempre ammirato il
nostro pastore, ascoltando fedelmente le
sue omelie che sono veri e propri
giacimenti di sapienza e di speculazione
della realtà, apprezzando la sua umanità
schietta tipicamente maceratese, calda
di spontaneità e di amicizia, mai
formale o artificiosa. Un certo sentore
della prossimità col Papa l’avevamo
avuto con la nomina pontificia a membro
per il Sinodo delle famiglie. Ma non ci
aspettavamo un’investitura così elevata,
abituati a veder salire al porporato
soltanto i Vescovi delle grandi città
tradizionalmente di sede cardinalizia,
come Genova o Milano (vedi Tettamanzi,
che aveva esercitato anch’egli il
vescovado ad Ancona). Questo significa
che il valore del nostro Arcivescovo
Edoardo si è dimostrato così evidente ed
eccellente da spiazzare tutte le
previsioni e le convenzioni, secondo
l’imprinting innovativo assunto da Papa
Francesco, che segue con audacia le
ispirazioni dello Spirito Santo,
scardinando anche le sclerotiche
rigidità, perché lo “Spirito, come il
vento, soffia dove vuole.” (Gv 3,8).
Inoltre, ci fa comprendere come la
volontà di Dio si affermi in modo
imprevedibile, orientando in definitiva
il corso degli eventi verso il bene
ultimo.
La diocesi di Ancona-Osimo non può che
essere riconoscente per una tale
benedizione e pioggia di grazie che il
Signore ha generosamente riversato sul
territorio marchigiano, nonché fiera di
questo prestigioso titolo onorifico
tributato al suo pastore, attorno al
quale si stringe con l’affetto e la
stima di sempre, ‘tifando
sfacciatamente’ per lui e sostenendolo
in questo delicato ministero con la
preghiera e l’obbedienza filiale.
In particolare, a nome dell’Istituto P.
Guido, delle Missionarie Francescane
della Carità e della contrada del
Carmine intendiamo esprimere tutta la
gratitudine al nostro
Arcivescovo-Cardinale Edoardo per averci
onorato della sua visita, presiedendo la
celebrazione eucaristica all’Oasi M.
Immacolata proprio nel giorno dello
straordinario annuncio che poi ci
avrebbe sorpreso del tutto ignare
durante l’Angelus.
Non possiamo dimenticare, poi, che a
motivare l’elezione di Mons. Edoardo
siano stati non a caso lo stile di
sobrietà e l’impegno per i poveri, verso
i quali ha dimostrato una privilegiata
attenzione, mettendo a disposizione la
proprietà vescovile del locale di
Collemarino per l’accoglienza durante
l’emergenza invernale, nonché difendendo
la loro causa a spada tratta nell’accesa
quanto pretestuosa polemica estiva che
insisteva sull’urgenza dello spostamento
della Mensa di P. Guido, tuonando,
durante un’affollata convocazione
liturgica in occasione del ventesimo
anniversario del suo episcopato che
coincideva con la solennità della
Madonna del Duomo, con quell’espressione
di forte impatto che ha destato tanto
scalpore: “Se volete spostare la mensa
dovrete passare sul mio cadavere! I
poveri devono restare al centro!”
(cfr. in Internet il video: clicca
QUI
Stare accanto agli ultimi è anche il
principale insegnamento evangelico cui
il Santo Padre non si stanca di educare
i suoi fedeli. E la statura di queste
figure eminentemente spirituali si
evince proprio dalla loro umiltà
manifestata nelle speciali premure verso
i deboli e i bisognosi, che fa capo a
quella “tenerezza ” - come ha ricordato
Mons. Edoardo proprio in questi giorni -
di un Dio che si è fatto bambino, che
“per non farci paura” e chinarsi
sull’umanità ferita non ha esitato a
spogliarsi della Sua gloria, pur di
abbracciare la nostra “piccolezza.”
FLAVIA
BULDRINI
LORETO
BALUARDO DELL’EUROPA CRISTIANA
PER LA “NUOVA EVANGELIZZAZIONE”
nel tempo dell’“apostasia silenziosa”
Verso la Civiltà dell’Amore profetizzata
da Paolo VI
“La Civiltà dell'Amore prevarrà
nell'affanno delle implacabili lotte
sociali,
e darà al mondo la sognata
trasfigurazione dell'umanità finalmente
cristiana".
(Paolo VI, discorso del 25 dicembre
1975)
PREGHIERA PER LA SALVEZZA DELL’ITALIA E
DELL’EUROPA
Cuore Misericordioso di Gesù, per
l’intercessione della Vergine Immacolata
Lauretana, invocata come “Aiuto dei
Cristiani”, ti rivolgiamo il grido della
nostra speranza e della nostra
implorazione più amorosa: salva la Tua
Italia, salva la Tua Roma, salva la
nostra Patria, salva la Tua Europa, in
quest’ora di confusione, di errore, di
orrore, di sbandamento e di decadimento.
Tu sai tutto: conosci le rovine morali e
spirituali, conosci il disordine civile
e religioso, la disgregazione sociale,
conosci il dramma e la tragedia delle
Nazioni e dei Popoli di questo
Continente, che fu Tuo, che è Tuo. Fa’
che non crolli questo baluardo della Tua
Fede. Riaccendi, rianima, risuscita,
consolida, o Cuore di Salvezza e di
Redenzione, la coscienza più fedele,
tutte le energie più buone, le forze più
sane, le volontà più sante, contro tutte
le forze del male. Schiaccia il
Serpente, annienta il Maligno. Non
cedergli le anime dei buoni e dei
giusti, non permettergli la perdita dei
cuori redenti dal Tuo Amore
Appassionato, la sconfitta delle forze
del bene. Non cedergli le conquiste
della Tua Carità e del Tuo Sangue, dei
Tuoi Apostoli, dei Tuoi Martiri, dei
Tuoi Santi, della Tua Chiesa. Non
lasciargli il trionfo in questa Terra di
benedizione, in questo Continente sacro
al Tuo Cuore e al Tuo Amore. Te ne
supplichiamo, per la Bontà Materna della
Mamma Celeste, Immacolata Sposa dello
Spirito Santo, cui nulla rifiuti, e che
hai posto Guida, Regina e Condottiera
della Tua Chiesa e della Tua Società
d’Amore. Amen.
LA VERITA' STORICA DELLE MIRACOLOSE
TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA
Sono stati pubblicati in Internet e sono
disponibili e scaricabili i filmati
delle trasmissioni andate in onda in
“Ètv MARCHE” (45minuti per ogni
puntata), con le esposizioni e le
spiegazioni del Prof. Giorgio
Nicolinidelle innumerevoli
documentazioni storiche ed archeologiche
comprovanti LA VERITA’ DELLE MIRACOLOSE
TRASLAZIONI DELLA SANTA CASA DI NAZARETH
attestate con “almeno” cinque
“traslazioni miracolose” avvenute tra il
1291 e il 1296: a Tersatto
(nell’ex-Jugoslavia), ad Ancona
(località Posatora), nella selva
della signora Loreta nella pianura
sottostante l’attuale cittadina di
“Loreto” (il cui nome deriva proprio da
quella signora di nome “Loreta”); poi
sul campo di due fratelli sul colle
lauretano (o Monte Prodo) e infine sulla
pubblica strada, ove ancor oggi si
trova, sotto la cupola dell’attuale
Basilica.
Gli indirizzi Internet sono i seguenti:
Introduzione:
http://www.telemaria.it/etv.santacasa.10ottobre2012.wmv
1) Prima
puntata:
http://www.telemaria.it/etv1.santacasa.13novembre2012.wmv
2) Seconda
puntata:
http://www.telemaria.it/etv2.santacasa.20novembre2012.wmv
3) Terza
puntata:
http://www.telemaria.it/etv3.santacasa.27novembre2012.wmv
4) Quarta
puntata:
http://www.telemaria.it/etv4.santacasa.4dicembre2012.wmv
5) Quinta
puntata:
http://www.telemaria.it/etv5.santacasa.11dicembre2012.wmv
6) Sesta
puntata:
http://www.telemaria.it/etv6.santacasa.18dicembre2012.wmv
Per l'approfondimento collegarsi
all'indirizzo:
http://www.lavocecattolica.it/santacasa.htm
NON OPPORSI AD UN ERRORE VUOL DIRE
APPROVARLO
NON DIFENDERE LA VERITA’ VUOL DIRE
SOPPRIMERLA
(Sentenza del Papa San FELICE III – anni
483-492)
Non temo la cattiveria dei malvagi, temo
piuttosto il silenzio dei giusti
(Martin Luther King)
|
LA SOLIDARIETA' AGLI INSEGNANTI DI
RELIGIONE
E LA LORO LIBERTA' DI INSEGNAMENTO
|
CORRISPONDENZA
CON "LA VOCE CATTOLICA"
(Rubrica aperta al contributo dei
lettori)(scrivere a
redazione@lavocecattolica.it
)
L'IDEOLOGIA GENDER
Inviato: lunedì 17 novembre 2014 12:29 -
A: Giorgio Nicolini
Oggetto: L'ideologia Gender
Cari amici, venerdì ho partecipato ad un
incontro sull'ideologia Gender presso la
mia parrocchia. Un incontro forte, che
ha scosso le coscienze di molti di noi e
ci obbliga ad una riflessione e ad
un'azione. Come molti sicuramente
sapranno questa teoria afferma, in
parole povere, che non necessariamente
se hai un corpo da donna devi essere
donna, puoi anche sentirti uomo in un
corpo da donna. E così si vuole
insegnare nelle scuole, fin dalla
materna (i libri dell'Unar per la
formazione degli insegnanti sono già
pronti, ma sono stati momentaneamente
bloccati), a far masturbare i bambini,
ad avere in una parola una sessualità
disordinata. Non vi sto qui a dire
tutto, perchè sarebbe lungo, ma vi
assicuro che ho sentito storie
raccapriccianti. Mi limito quindi ad
allegarvi questo opuscolo che ho preso
venerdì e ad invitarvi a non chiudere
gli occhi di fronte ad un'ideologia che
destrutturando le persone, togliendo i
valori di riferimento, le vuole rendere
manipolabili. Fate girare queste
notizie, perchè molti non sanno, e
magari credono di agire in buona fede
per il bene! Grazie per avermi letto
fino a qui. Un abbraccio.
Carla
PETIZIONE SULL'EMERGENZA EDUCATIVA NELLE
SCUOLE
CONTRO L'IDEOLOGIA GENDER
Da: toni.brandi
[mailto:toni.brandi@gtsalive.com]
Inviato: domenica 11 gennaio 2015 13:53
A: redazione@lavocecattolica.it
Oggetto: RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE DI
UNA PETIZIONE CONTRO L'IDEOLOGIA GENDER
Gent. Prof. Nicolini, grazie per i
vostri messaggi. Spero che abbiate
passato delle serene e felici Sante
Feste. Vi auguro un mondo di bene per il
2015, che sia l’anno della Riscossa
Cristiana... Mi permetto di inviarvi
questa petizione che ha già raggiunto le
40.000 firme e che credo incontrerà il
Vostro consenso..
http://www.notizieprovita.it/petizione-sulleducazione-affettiva-e-sessuale-nelle-scuole
Siamo tutti consapevoli dell’emergenza
educativa in cui ci troviamo: dei
libretti, http://www.lostampatello.com
, distribuiti negli asili nido e delle
altre iniziative dell’UNAR nelle scuole.
Il Governo cerca di evitare un aperto
confronto con le Associazioni delle
famiglie e dei genitori sull’educazione
alla sessualità ed alla affettività.
Oggi, l’unica maniera di indurre il
Governo ad accettare questo dibattito è
una petizione propositiva con almeno
centomila firme affinché i nostri figli
possano trovare nella scuola, non
ideologie destabilizzanti come
l’ideologia gender, ma progetti, corsi e
strategie educative che permettano uno
sviluppo sano della loro personalità, in
armonia con la famiglia e con le istanze
etiche necessarie ad una società
solidale, rispettosa di tutti ed in
primis della natura umana. Ti prego di
diffonderla al massimo.
Firma e fai firmare, in nome dei tuoi
figli e dei tuoi nipoti
http://www.notizieprovita.it/petizione-sulleducazione-affettiva-e-sessuale-nelle-scuole
Penso concorderete con l’iniziativa e vi
chiederei di diffonderla al massimo.
Grazie Toni.
In Gesù e Maria - Antonio Brandi
Presidente Pro Vita Onlus -
www.notizieprovita.it
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TELE MARIA propone IL VIDEO DEL GIORNO
(da vedere, scaricare e diffondere
liberamente in Internet)
LA VERITA' DELLE MIRACOLOSE TRASLAZIONI
della Santa Casa di Nazareth sino a
Loreto
e le falsità razionaliste confutate dal
Prof. Giorgio Nicolini
GUARDA un nuovo VIDEO cliccando
sull'indirizzo seguente:
https://www.itstream.tv/play/MjAxMTk
LE CONFERME ARCHEOLOGICHE
LA SANTA CASA TANTO CARA AL CUORE DI DIO
(Beato Pio IX, Bolla "Inter Omnia" del
26 agosto 1852)
|
SI AUTORIZZA E SI RACCOMANDA LA
DIFFUSIONE DI QUESTI TESTI
AD ALTRI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA
E L'INSERIMENTO IN SITI DELLA RETE
INTERNET
Diffondete la buona stampa tra le
persone vostre amiche e conoscenti. La
buona stampa entra anche nelle case dove
non può entrare il sacerdote, è
tollerata persino dai cattivi.
Presentandosi non arrossisce, trascurata
non si inquieta, letta, insegna la
verità con calma, disprezzata, non si
lamenta
(San Giovanni Bosco)
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AVVERTENZE
Questo messaggio viene inviato a circa
12.000 indirizzi presenti nella Lista
dei Contatti di "Tele Maria". In
ottemperanza della Legge 175 del
31/12/1996 e delle nuove norme del Testo
Unico, entrate in vigore dal 1° gennaio
2004 (articoli 136, 137 e 138 del Titolo
XII, riguardanti le modalità
dell'attività di giornalismo e delle
espressioni letterarie ed artistiche),
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considerato "spam" poiché contiene la
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ulteriori. Nel caso, pertanto, queste
comunicazioni non fossero più di tuo
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