DALLA SOLENNITA'
DELL'INCARNAZIONE L'ANTICO
INIZIO DEGLI ANNI
UNA RINNOVATA PROPOSTA DI UN
CALENDARIO INTERNAZIONALE
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IL GIUBILEO DEL 1300
INAUGURATO NEL PRIMO GIORNO
DELL'ANNO 1300
COINCIDENTE ALL'EPOCA CON IL
25 MARZO, NELLA SOLENNITA'
DELL'ANNUNCIAZIONE
25 marzo 1300 = inizio
dell'anno 1300
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Tele Maria
UNA TELEVISIONE DONO DI
MARIA
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mediante la Rete Internet -
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in diretta per
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che è vero, nobile, giusto,
puro, amabile, onorato,
quello che è virtù e merita
lode (Fil.4,8)
LA VOCE CATTOLICA
Sito di Spiritualità varia,
con tematiche di attualità e
trattazioni teologiche
inerenti la Fede, la Morale,
la Spiritualità e
l'Apologetica Cattolica,
per aiutare ad una
formazione cristiana e
spirituale degli utenti, con
particolare attenzione verso
i giovani e la loro ricerca
della verità.
|
GESU' DI NAZARETH E'
DIO, IL FIGLIO DI DIO
INCARNATO
Concepito per opera dello
Spirito Santo nel grembo di
Maria Vergine, nella Santa
Casa di Nazareth intorno al
25 marzo dell'anno 748 di
Roma (6-5 a.C.). Nato ebreo
a Betlemme, intorno al 25
dicembre dell'anno 748 di
Roma (6-5 a.C.), al tempo
del re Erode e
dell'imperatore Cesare
Augusto. Morto crocifisso a
Gerusalemme il venerdì 7
aprile dell'anno 30, sotto
il procuratore Ponzio
Pilato, essendo imperatore
Tiberio.
RISORTO GLORIOSO DAI MORTI
IL 9 APRILE DELL'ANNO 30
|
Notiziario periodico di
Tele Maria
/15-2015
Ancona, mercoledì 25
marzo 2015
A cura del Prof. Giorgio
Nicolini -
Tel,/Fax 071.83552 -
Cell. 339.6424332
Posta Elettronica:
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Sito Internet:
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COME INIZIARONO I GIUBILEI?
UNA STORIA CHE POCHI
CONOSCONO
COSA
INDUSSE IL PAPA BONIFACIO
VIII
AD INDIRE IL PRIMO GIUBILEO
DEL 1300?
Bonifacio VIII, istituì il
primo Giubileo con la Bolla
Antiquorum habet fida
relatio emanata il
22 febbraio
1300, che all'epoca però era
computato ancora come
1299, cioè come il 22
febbraio 1299, a circa un
mese dal Capodanno, che -
secondo l'uso di farlo
iniziare dalla solennità
dell'Annuciazione, Ab
Incarnatione -, in
quell'epoca cadeva proprio
il 25 marzo: cioè in
quell'epoca il 25 marzo
iniziava il primo giorno del
nuovo anno 1300.
Una tale coincidenza ed
oggettiva evidenza
storica comprova ancor più
quanto hanno scritto vari
autori antichi, secondo i
quali il Papa Bonifacio
VIII, avvenuta e conosciuta
la TRASLAZIONE MIRACOLOSA
della Santa Casa, ove era
avvenuta l'Incarnazione, fu
indotto ad indire il primo
Giubileo, per far conoscere
l'evento della Traslazione
Miracolosa a tutta la
cristianità e per
diffonderne il culto (della
Santa Casa e
dell'Incarnazione ivi
avvenuta).
Bonifacio VIII perciò fu
indotto ad indire il Primo
Giubileo del 1300, facendolo
proprio decorrere dal primo
giorno dell'anno 1300, che -
secondo il computo
dell'epoca - corrispondeva
alla solennità
dell'Annunciazione e
dell'Incarnazione del Figlio
di Dio nel grembo di Maria
Vergine, nella Santa Casa di
Nazareth, che in quegli anni
era stata prodigiosamente
traslata in Italia.
Fine anno 1299 = 24 marzo
1299
1° giorno dell'anno 1300
(inizio del Giubileo) = 25
marzo 1300 (l'Annunciazione)
INIZIO ANNO: 25 Marzo - FINE
ANNO: 24 Marzo
(Tale computo venne usato a
Firenze fino al 1749)
|
25 marzo
L'ANNUNCIAZIONE
Un commento originale di
Plinio Corrêa de Oliveira
Oggi, 25 marzo, è la
festa dell’Annunciazione
dell’arcangelo san Gabriele
alla Madonna e, quindi,
dell’Incarnazione del Verbo.
Leggiamo il Vangelo di S.
Luca:
“Nel sesto mese
(di Elisabetta), l’angelo
Gabriele fu mandato da Dio
in una città della Galilea,
chiamata Nazareth, a una
vergine, promessa sposa di
un uomo della casa di
Davide, chiamato Giuseppe.
La vergine si chiamava
Maria. Entrando da lei,
disse:‘Ti saluto, o piena di
grazia, il Signore è con te’.
“A queste parole
ella rimase turbata e si
domandava che senso avesse
un tale saluto. L’angelo le
disse: ‘Non temere, Maria,
perché hai trovato grazia
presso Dio. Ecco concepirai
un figlio, lo darai alla
luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e chiamato
Figlio dell’Altissimo; il
Signore Dio gli darà il
trono di Davide suo padre e
regnerà per sempre sulla
casa di Giacobbe e il suo
regno non avrà fine’.
“Allora Maria disse
all’angelo: ‘Come è
possibile? Non conosco
uomo’.
“Le rispose
l’angelo:‘Lo Spirito Santo
scenderà su di te, su te
stenderà la sua ombra, la
potenza dell’Altissimo.
Colui che nascerà sarà
dunque santo e chiamato
Figlio di Dio. Vedi: anche
Elisabetta, tua parente,
nella sua vecchiaia, ha
concepito un figlio e questo
è il sesto mese per lei, che
tutti dicevano sterile:
nulla è impossibile a Dio’.
“Allora Maria
disse:‘Eccomi, sono la serva
del Signore, avvenga di me
quello che hai detto’. E
l’angelo partì da lei”. (Lc.,
I, 26-38)
Questo brano del
Vangelo è pieno di contenuti
interessantissimi. In primo
luogo, l’anonimato in cui
viveva la Sacra Famiglia,
l’anonimato della stessa
città. Dall’alto del Cielo,
giunta la pienezza dei
tempi, Dio manda l’arcangelo
Gabriele sulla terra. Lo
invia, però, a un posto
talmente sconosciuto da
lasciare stupiti: una
cittadina della Galilea
chiamata Nazareth. Resta
sottointeso che era un
piccolo villaggio. Lo invia
a una vergine, sposa di un
uomo chiamato Giuseppe,
della casa di Davide. Una
città sconosciuta, una
vergine sconosciuta, sposata
con un uomo sconosciuto.
L’unica cosa “onorevole” in
questo racconto è la
menzione alla Reale Casa di
Davide.
“La vergine si
chiamava Maria. Entrando da
lei (l’arcangelo) disse: ‘Ti
saluto, o piena di grazia,
il Signore è con te’”.
L’espressione “entrando da
lei” sembra indicare che la
Madonna fosse raccolta in
una stanza isolata.
“Entrare” dà l’idea di una
clausura che si viola. La
Madonna era, dunque, in un
posto isolato, completamente
sola.
È l’auge di tutto
ciò che il mondo detesta:
una persona sola, isolata,
sconosciuta e, quel che è
peggio, pregando! Proprio
per una tale persona arriva
il messaggio celestiale!
Possiamo immaginare san
Gabriele che, stando nella
più alta gerarchia nei
Cieli, al cospetto di Dio, è
incaricato di un’importante
missione, ed è inviato nel
posto più inimmaginabile:
una casa banale, in un
piccolo villaggio sperduto,
a una donna sola nella sua
stanza, per recapitare il
messaggio più importante
della storia. Tutto questo è
implicito nel testo
evangelico, ed è molto
bello.
Dopo il saluto
dell’angelo, arriva la
reazione della Madonna.
Secondo certi canoni di
oggi, lei avrebbe dovuto
reagire esclamando:
“Finalmente capiscono il mio
valore e mi rendono
giustizia!”. Niente di tutto
ciò: la Madonna rimane
turbata…
Da parte sua,
l’angelo si mostra
rassicurante, affabile,
tranquillo. È una cosa
curiosa: in tutte le
apparizioni della Madonna
che io conosco, si ripete la
stessa scena. C’è qualcosa
di terribile nella visione
che produce paura. Vi è,
ovviamente, molta
gentilezza, molta bontà,
molta affabilità. Ma la
sensazione che prevale è la
paura. Per esempio, i
pastorelli di Fatima hanno
avuto paura, tanto che la
Madonna dovette calmarli:
“Non abbiate paura. Non
vi faccio del male”. È
una paura reverenziale,
frutto dell’enorme
sproporzione fra le due
nature, dell’incontro con
qualcosa di incredibilmente
maestoso e diverso. Si
capisce che incuta paura.
Continua il Vangelo:
“Ella si domandava che
senso avesse un tale
saluto”. Vi rendete
conto del distacco psichico
e temperamentale della
Madonna? È qualcosa di
meraviglioso! Davanti a un
messaggio sconvolgente, la
Madonna comincia a
domandarsi che senso avesse.
Cioè, mantiene la calma e,
con spirito riflessivo,
comincia ad analizzare il
contenuto del messaggio,
esaminandolo punto per
punto.
Questo ci mostra un
aspetto essenziale dello
spirito della Madonna: di
fronte a un messaggio
importantissimo, che
evidentemente veniva da Dio,
e recapitato in un modo
talmente straordinario, Lei
fa un’analisi razionale,
parola per parola, di ciò
che Le è detto. Anche noi
dovremmo essere così.
Davanti alle cose più
incredibili e inattese, non
possiamo perdere la testa,
bensì analizzarle con
spirito riflessivo.
Vediamo lo stesso
atteggiamento in un altro
episodio raccontato da San
Luca. Dopo la nascita di
Nostro Signore, “Maria
serbava tutte queste cose
meditandole nel suo cuore”
(Lc.2,19). La Madonna è
profondamente razionale,
analitica, riflessiva.
Niente a che fare con certe
immagini sentimentali che la
presentano quasi come una
bambola spensierata. E anche
qui c’è una lezione per
noi.
Mi esimo dal
commentare l’umiltà della
Madonna. È un aspetto
eccelso del suo spirito, ma
già illustrato da tanti
autorevoli analisti, che
preferirei concentrarmi su
altri aspetti non
solitamente mesi in luce.
La Madonna non fa
nessuna domanda all’Angelo.
Ma è ovvio che, per
ispirazione divina, san
Gabriele conosceva tutto ciò
che avveniva nell’anima
della Madonna. Tanto che, a
un certo punto, egli
risponde alle Sue
preoccupazioni: “Non
temere, Maria, perché hai
trovato grazia presso Dio”.
Credo di poter dire con una
certa sicurezza che queste
parole siano state
accompagnate da una grazia
di profonda pace interiore.
Vedete un altro
punto interessante: il
rispetto di Dio nei
confronti della Sua
creatura. Egli discerne,
analizza, viene incontro a
ogni suo movimento
interiore. La Madonna si era
turbata. L’Angelo capisce il
motivo di tale turbamento e
lo risolve alla radice,
spiegando quale fosse il
senso del messaggio. Con
autorità, san Gabriele
afferma che Ella ha trovato
grazia presso Dio. Cioè, che
è così santa e virtuosa che
ha meritato questa grazia.
Allora la Madonna si
rasserena.
L’Angelo passa
allora a preparare
ulteriormente il terreno
psicologico per ricevere una
risposta positiva. Egli
approfondisce la
spiegazione: “Ecco
concepirai un figlio, lo
darai alla luce e lo
chiamerai Gesù. Sarà grande
e chiamato Figlio
dell’Altissimo; il Signore
Dio gli darà il trono di
Davide suo padre e regnerà
per sempre sulla casa di
Giacobbe e il suo regno non
avrà fine”.
Da secoli, il popolo
ebraico aspettava un re che
salisse sul trono di Davide
per governare tutta la
terra. Il messaggio di san
Gabriele sembrava rispondere
a questa speranza terrena.
Parlava di un Messia della
Casa di Davide che sarebbe
divenuto il re atteso dalle
nazioni. La Madonna, invece,
comprende correttamente: non
si trattava di una regalità
terrena.
Questa ambivalenza
capita spesso con le grandi
vocazioni. A volte Dio fa
una promessa in un certo
senso, ma l’individuo può
capirla in un altro. È così
che Dio tratta i Suoi amati;
è così che li dirige nella
Sua sapienza.
L’Annunciazione conteneva
una formulazione che gli
ebrei potevano intendere in
modo diverso. La Madonna,
invece, preoccupata
esclusivamente con le vie di
Dio, ne comprende il vero
significato.
Tutto sembra
risolto. Invece no. Dopo
l’obiezione di carattere
razionale, ecco sorgerne una
di carattere morale:
“Come è possibile? Non
conosco uomo”. Ci si
chiede: ma la Madonna non
poteva intuirne il motivo?
Se Dio decide tutto, c’è
dunque bisogno di chiedere
nulla? La Madonna, invece,
formula chiaramente
l’obiezione, rivelando una
personalità molto ferma e
decisa, per niente romantica
o addolcita. E anche in
questo caso, l’Angelo
risolve l’obiezione alla
radice: “Lo Spirito
Santo scenderà su di te, su
te stenderà la sua ombra, la
potenza dell’Altissimo.
Colui che nascerà sarà
dunque santo e chiamato
Figlio di Dio”.
Questa è la risposta
definitiva alle
interrogazioni della
Madonna, l’esito di un
travagliato processo
psicologico, morale e
spirituale. Il messaggio si
rivela in tutto il suo
splendore: si tratta della
maternità divina, della
maternità verginale. Il suo
figlio sarà il Figlio di
Dio.
Ma ecco che l’Angelo
vuole chiarire ulteriormente
la soprannaturalità del
fatto: “Vedi: anche
Elisabetta, tua parente,
nella sua vecchiaia, ha
concepito un figlio e questo
è il sesto mese per lei, che
tutti dicevano sterile:
nulla è impossibile a Dio”.
È una conferma esterna,
oggettiva, di tutto ciò che
la Madonna sentiva
interiormente.
Fugato l’ultimo
dubbio, la Madonna risponde
in modo perfettamente
logico: “Eccomi, sono la
serva del Signore, avvenga
di me quello che hai detto”.
È una risposta perfettamente
coerente: se Dio mi ha
comunicato questo, è perché
vuole il mio assenso, io
dunque rispondo accettando
la Sua volontà. Ciò mostra
una profondità spirituale e
una forza d’animo
imparagonabili! Mostra uno
spirito logico, pieno di
fede e di obbedienza, uno
spirito coerente che, dopo
aver capito con chiarezza la
situazione, prende l’unica
decisione logica: Sì.
Finita la sua
missione, l’Angelo si
allontana dalla Madonna.
Secondo l’opinione della
maggior parte dei teologi,
l’Incarnazione avvenne
immediatamente dopo, con
un’operazione insondabile
dello Spirito Santo. È un
mistero che scopriremo solo
nell’eternità, un mistero
che va oltre ogni
intellezione umana. Il testo
evangelico insinua questo
lasciando un piccolo vuoto
tra il messaggio e il
compimento della profezia,
una pausa piena di mistero.
Del resto, non ne parla. Il
Vangelo lascia nel più
assoluto silenzio il momento
dell’Incarnazione, operatasi
in un ambiente di
raccoglimento meditativo
proprio delle cose sacre
della liturgia.
Ecco perché, in
alcuni riti orientali, al
momento della Consacrazione
durante la Messa si utilizza
un velo che nasconde
l’altare: è per sottolineare
il carattere sacro e
misterioso del fatto che sta
per compiersi.
Questo ci fa vedere
come lo spirito religioso
richieda un senso di mistero
e di raccoglimento. Alcune
cose di Dio dicono più per
quello che tacciono che per
quello che enunciano. La
totale chiarezza, asettica e
sempliciotta, non rende
l’insondabile maestà delle
cose di Dio.
Chiediamo alla
Madonna di coprirci con il
manto del Suo spirito, di
darci una verginità
spirituale e materiale fatta
di chiarezza e di coerenza.
* Tratto dalla
registrazione magnetofonica
di una riunione per soci e
cooperatori della TFP
(Associazione Tradizione
Famiglia) brasiliana, 25
marzo 1965. Senza revisione
dell’autore.
Julio
Loredo
|
Le principali
documentazioni
storiche che
comprovano la
“veridicità storica”
di “almeno” cinque
“traslazioni
miracolose” della
Santa Casa di
Nazareth, avvenute
tra il 1291 e il
1296: a
Tersatto
(nell’ex-Jugoslavia,
dal 9-10 maggio 1291
al 9-10 dicembre
1294), ad Ancona
(località
Posatora,
nel 1295, per nove
mesi), nella
selva della signora
Loreta
nella pianura
sottostante
l’attuale cittadina
di “Loreto”, il cui
nome deriva proprio
da quella signora di
nome “Loreta” (dal
dicembre 1295
all'agosto 1296, per
otto mesi); poi
sul campo di
due fratelli
sul colle
lauretano o Monte
Prodo (dall'agosto
al dicembre 1296,
per quattro mesi) e
infine sulla
pubblica strada,
ove ancor oggi si
trova, sotto la
cupola dell’attuale
Basilica (dicembre
1296).
Affinché per
l'incuria degli
uomini,
che di solito
offusca anche le
cose più insigni,
non sia cancellato
il ricordo
di un fatto così
meraviglioso"
(Beato Giovanni
Battista Spagnoli,
detto "il
Mantovano")
|
|
|
|
Domenica IV di Quaresima -
Dalla Prima Lettura (2^Cr
36,14-16.19-23)
In quei giorni, tutti i capi
di Giuda, i sacerdoti e il
popolo moltiplicarono le
loro infedeltà, imitando in
tutto gli abomini degli
altri popoli, e
contaminarono il tempio, che
il Signore si era consacrato
a Gerusalemme.
Il Signore, Dio dei loro
padri, mandò premurosamente
e incessantemente i suoi
messaggeri ad ammonirli,
perché aveva compassione del
suo popolo e della sua
dimora.
Ma essi si beffarono dei
messaggeri di Dio,
disprezzarono le sue parole
e schernirono i suoi profeti
al punto che l’ira del
Signore contro il suo popolo
raggiunse il culmine, senza
più rimedio. Quindi [i suoi
nemici] incendiarono il
tempio del Signore,
demolirono le mura di
Gerusalemme e diedero alle
fiamme tutti i suoi palazzi
e distrussero tutti i suoi
oggetti preziosi.
|
PAROLE PROFETICHE DI SAN PIO
DA PIETRELCINA
Particolarmente
importanti e profetiche le
espressioni di Padre Pio da
Pietrelcina che, in un
pubblico ammonimento ai suoi
figli spirituali nel 1963
diceva: «Causa
l’ingiustizia dilagante e
l’abuso di potere, siamo
giunti al compromesso col
materialismo ateo, negatore
dei diritti di Dio. Questo è
il castigo preannunciato a
Fatima… Tutti i sacerdoti
che sostengono la
possibilità di un dialogo
coi negatori di Dio e coi
poteri luciferini del mondo,
sono ammattiti, hanno
perduto la fede, non credono
più nel Vangelo! Così
facendo tradiscono la parola
di Dio, perché Cristo venne
a portare sulla terra
perpetua alleanza solamente
agli uomini di cuore, ma non
si alleò cogli uomini
assetati di potere e di
dominio sui fratelli… Il
gregge è disperso quando i
pastori si alleano con i
nemici della Verità di
Cristo. Tutte le forme di
potere fatte sorde al volere
dell’autorità del cuore di
Dio sono lupi rapaci che
rinnovano la passione di
Cristo e fanno versare
lacrime alla Madonna…»
(pubblicato in “Avvenire”
del 19 agosto 1978)
|
L'APOSTASIA LAURETANA DALLA
VERITA'
|
SU RICHIESTA DELLA
CONGREGAZIONE PER LA
DOTTRINA DELLA FEDE
UNA RELAZIONE DEL PROF.
GIORGIO NICOLINI AL CARD.
GERHARD LUDWIG MULLER
LA DENUNCIA CANONICA PER IL
DELITTO DI FALSO PER LA
OSTINATA E DISSACRANTE
APOSTASIA LAURETANA
A SEGUITO DELLA
PUBBLICAZIONE DI UN NUOVO
LIBRO DEL PADRE GIUSEPPE
SANTARELLI
CON REITERATE INVENZIONI E
FALSIFICAZIONI STORICHE
Em.mo Signor Card.
GERHARD LUDWIG MULLER
Congregazione per la
Dottrina della Fede
Palazzo del
Sant’Uffizio, 11 - 00120 CITTA’
DEL VATICANO
RACCOMANDATA A.R. -
– Anticipata Via Fax al
n.06.69883409
OGGETTO:
Richiesta di informazione
e/o correzione di una
pubblicazione ufficiale del
Vescovo di Loreto riguardo
ad una asserita
- ma inverosimile! –
dichiarazione della
“Congregazione per la
Dottrina della Fede”, la
quale, interpellata, avrebbe
“confermato” – a detta del
Vescovo di Loreto - che
“non esiste un
pronunciamento che possa
permettere di indicare il
trasporto angelico della
Santa Casa come definito dal
Magistero ordinario e
straordinario della Chiesa”,
in macroscopica
contraddizione con tutte le
innumerevoli dichiarazioni
pontificie, solenni e
inequivocabili, emesse per
sette secoli.
Il testo
originale è prelevabile
cliccando
QUI -
Prof. GIORGIO NICOLINI
-
Tel./Fax 071.83552 – Cell.
339.6424332 - Posta
Elettronica:
giorgio.nicolini@poste.it
|
LA DENUNCIA CANONICA
PER IL "DELITTO DI FALSO"
Ecc.za Rev.ma Mons.
EDOARDO MENICHELLI
Arcivescovo Metropolita di
Ancona-Osimo
Piazza del Senato, 7 - 60121
ANCONA
OGGETTO: La storia
delle “Miracolose
traslazioni” e il culto
della Santa Casa di Nazareth
a Loreto – Richiesta di
apertura procedura canonica
per “delitto di falso” (can.
1391) riguardo alla
“questione lauretana”. Con
rif. al Prot. n.241/06 di
Mons. Edoardo Menichelli,
Arcivescovo di Ancona, e con
rif. al Prot. 1802/05/L
presso “Congregatio de Cultu
Divino et Disciplina
Sacramentorum”.
Il testo originale è
prelevabile
cliccando
QUI
|
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|
UNA STRAORDINARIA ED
UNICA
DOCUMENTAZIONE
STORICA
Da questo numero de
LA VOCE CATTOLICA
saranno pubblicati i
numeri del mensile
L'ECO DELLA SANTA
CASA DI LORETO
(oggi denominato IL
MESSAGGIO DELLA
SANTA CASA),
a partire dal primo
numero, uscito il 7
maggio 1881.
|
|
MESSAGGIO DA
MEDJUGORJE
(del 25 marzo 2015)
Cari figli! Anche
oggi l'Altissimo mi
ha permesso di
essere con voi e di
guidarvi sul cammino
della conversione.
Molti cuori si sono
chiusi alla grazia e
non vogliono dare
ascolto alla mia
chiamata. Voi
figlioli, pregate e
lottate contro le
tentazioni e contro
tutti i piani
malvagi che satana
vi offre tramite il
modernismo. Siate
forti nella
preghiera e con la
croce tra le mani
pregate perché il
male non vi usi e
non vinca in voi. Io
sono con voi e prego
per voi. Grazie per
aver risposto alla
mia chiamata.
|
|
|
|
ALLA FINE IL MIO CUORE
IMMACOLATO TRIONFERA'
UN PROGETTO DIVINO DI
SALVEZZA CHE ATTRAVERSA I
SECOLI
GERUSALEMME-ROMA-NAZARETH-TERSATTO-LORETO-Lourdes-Fatima-ANCONA-MEDJUGORJE
|
ANCONA, CITTA' DELLA
FEDE, ED I SUOI SANTI
Ancona è ricca
di testimonianze
religiose davvero
rare, al punto da
essere definita
"Città della Fede",
per il motivo di
essere stata tra le
primissime città al
mondo a ricevere, ad
abbracciare ed a
diffondere la Fede
Cristiana, circa
nell'anno 35,
proprio
immediatamente dopo
la Morte e la
Risurrezione di Gesù
Cristo. Le
storie di molte
reliquie e di
molti Santi legati
alla città sono
state raccolte - e
indicate con il
collegamento in
Internet - nel
Calendario 2015 di
Tele Maria - Scarica
e diffondi
liberamente in
Internet (Siti,
Facebook, Twitter,
Linkedin, ecc,) il
Calendario 2015 di
Tele Maria
dall'indirizzo:
www.telemaria.it/CalendarioTeleMaria2015.pdf
|
|
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|
AL VESCOVO DI ANCONA
NUOVO CARDINALE E
NUOVO PRESIDENTE DELLA
CONFERENZA EPISCOPALE
MARCHIGIANA
E' STATO ASSEGNATO IL TITOLO
DELLA CHIESA DEI
SACRI CUORI DI GESU' E DI
MARIA
CHE NE RICHIAMA IL COMPITO
DI ESSERE
IL SUPREMO CUSTODE DI
QUELLA SANTA CASA DI
NAZARETH IN LORETO
IN CUI SI FORMARONO I CUORI
DI GESU' E DI MARIA
SECONDO COME HANNO
INSEGNATO IL BEATO PIO IX
ED ALTRI PAPI E SANTI
|
Il Beato Pio IX nella Bolla
“Inter Omnia” del 26 agosto
1852, scrisse della Santa
Casa di Loreto:
“Fra tutti i
Santuari consacrati alla
Madre di Dio, l’Immacolata
Vergine, uno si trova al
primo posto e brilla di
incomparabile fulgore: la
veneranda ed augustissima
Casa di Loreto. Consacrata
dai divini misteri,
illustrata dai miracoli
senza numero, onorata dal
concorso e dall’affluenza
dei popoli, stende
ampiamente per la Chiesa
Universale la gloria del suo
nome, e forma ben
giustamente l’oggetto di
culto per tutte le nazioni e
per tutte le razze umane.
(…) A Loreto, infatti, si
venera quella Casa di
Nazareth, tanto cara al
Cuore di Dio, e che,
fabbricata nella Galilea, fu
più tardi divelta dalle
fondamenta e, per la potenza
divina, fu trasportata oltre
i mari, prima in Dalmazia e
poi in Italia.
Proprio in quella Casa la
Santissima Vergine, per
eterna divina disposizione
rimasta perfettamente esente
dalla colpa originale, è
stata concepita, è nata, è
cresciuta, e il celeste
messaggero l’ha salutata
piena di grazia e benedetta
fra le donne. Proprio in
quella Casa ella, ripiena di
Dio e sotto l’opera feconda
dello Spirito Santo, senza
nulla perdere della sua
inviolabile verginità, è
diventata la Madre del
Figlio Unigenito di Dio”.
(Beato Pio IX, Bolla
“Inter omnia” del 26 agosto
1852)
|
|
|
IL PRIMO VENERDI' DI
OGNI MESE
Sono andate in
onda il 6 febbraio e
il 6 marzo 2015 da
RADIO MISSIONE
FRANCESCANA di
Varese la
prime due interviste
al Prof. Giorgio
Nicolini sulla
storia delle
Miracolose
Traslazioni della
Santa Casa di
Nazareth con
l'esposizione di
importanti novità
storiche ed
archeologiche.
Clicca
QUI
per la prima intervista
Clicca
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seconda intervista |
|
La vita umana deve
essere rispettata e
protetta in modo
assoluto fin dal
momento del
concepimento. Dal
primo istante della
sua esistenza
l'essere umano deve
vedersi riconosciuti
i diritti della
persona, tra i quali
il diritto
inviolabile di ogni
essere innocente
alla vita"
(Catechismo
Chiesa Cattolica,
n°2270)
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UNA BELLA
PREGHIERA
CHE RICORDA COME
ANCHE GESU' CRISTO,
IL FIGLIO DI DIO,
NELL'INCARNAZIONE
NEL GREMBO DI MARIA
VERGINE,
INIZIO' LA SUA
ESISTENZA UMANA
DIVENENDO UNA
CELLULA.
Sia lodata e
benedetta l'ora
nella quale il Verbo
di Dio venne al
mondo sotto forma di
una cellula e pose
la sua dimora nel
seno purissimo della
Vergine Maria. O
Cellula Divina di
quella ora, ascolta
le nostre preghiere.
Nella tua tenerezza
dà il benvenuto a
tutti quei bambini
che furono respinti
dalle loro madri, e
guarda con
compassione a quelle
che, spinte dalle
loro sofferenze e
illusioni, attentano
contro la vita dei
loro figli prima
della loro nascita.
Abbi pietà di coloro
che si servono delle
loro abilità nella
scienza medica per
sopprimere la vita.
Ispira tutti i
cristiani del mondo,
perché cerchino e
applichino soluzioni
cristiane ai
problemi sociali.
Benedici i nostri
sforzi per educare e
servire. Aiutaci a
portarli a termine
per guadagnare menti
e cuori alla verità,
per servire coloro
che sono nella
necessità, perché
non ricorrano mai
alla violenza.
S.O.S. VITA -
Per aiuto chiama il
NUMERO VERDE
800.813000
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LA DIFFUSIONE DI QUESTI
TESTI
AD ALTRI INDIRIZZI DI POSTA
ELETTRONICA E L'INSERIMENTO
IN SITI DELLA RETE INTERNET
Diffondete la buona stampa
tra le persone vostre amiche
e conoscenti. La buona
stampa entra anche nelle
case dove non può entrare il
sacerdote, è tollerata
persino dai cattivi.
Presentandosi non
arrossisce, trascurata non
si inquieta, letta, insegna
la verità con calma,
disprezzata, non si lamenta
(San Giovanni
Bosco)
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137 e 138 del Titolo XII,
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