DALLA SOLENNITA' DELL'INCARNAZIONE L'ANTICO INIZIO DEGLI ANNI
UNA RINNOVATA PROPOSTA DI UN CALENDARIO INTERNAZIONALE
IL GIUBILEO DEL 1300 INAUGURATO NEL PRIMO GIORNO DELL'ANNO 1300
COINCIDENTE ALL'EPOCA CON IL 25 MARZO, NELLA SOLENNITA' DELL'ANNUNCIAZIONE
25 marzo 1300 = inizio dell'anno 1300
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Tele Maria
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LA VOCE CATTOLICA
Sito di Spiritualità varia, con tematiche di attualità e trattazioni teologiche inerenti la Fede, la Morale, la Spiritualità e l'Apologetica Cattolica,
per aiutare ad una formazione cristiana e spirituale degli utenti, con particolare attenzione verso i giovani e la loro ricerca della verità.
GESU' DI NAZARETH E' DIO, IL FIGLIO DI DIO INCARNATO
Concepito per opera dello Spirito Santo nel grembo di Maria Vergine, nella Santa Casa di Nazareth intorno al 25 marzo dell'anno 748 di Roma (6-5 a.C.). Nato ebreo a Betlemme, intorno al 25 dicembre dell'anno 748 di Roma (6-5 a.C.), al tempo del re Erode e dell'imperatore Cesare Augusto. Morto crocifisso a Gerusalemme il venerdì 7 aprile dell'anno 30, sotto il procuratore Ponzio Pilato, essendo imperatore Tiberio.
RISORTO GLORIOSO DAI MORTI IL 9 APRILE DELL'ANNO 30
Notiziario periodico di Tele Maria /15-2015
Ancona, mercoledì 25 marzo 2015
A cura del Prof. Giorgio Nicolini - Tel,/Fax 071.83552 - Cell. 339.6424332
Posta Elettronica: direttore@telemaria.it - Sito Internet: www.lavoce.an.it
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COME INIZIARONO I GIUBILEI?
UNA STORIA CHE POCHI CONOSCONO
COSA INDUSSE IL PAPA BONIFACIO VIII
AD INDIRE IL PRIMO GIUBILEO DEL 1300?


Bonifacio VIII, istituì il primo Giubileo con la Bolla Antiquorum habet fida relatio emanata il 22 febbraio 1300, che all'epoca però era computato ancora come 1299, cioè come il 22 febbraio 1299, a circa un mese dal Capodanno, che - secondo l'uso di farlo iniziare dalla solennità dell'Annuciazione, Ab Incarnatione -, in quell'epoca cadeva proprio il 25 marzo: cioè in quell'epoca il 25 marzo iniziava il primo giorno del nuovo anno 1300.
Una tale coincidenza ed oggettiva evidenza storica comprova ancor più quanto hanno scritto vari autori antichi, secondo i quali il Papa Bonifacio VIII, avvenuta e conosciuta la TRASLAZIONE MIRACOLOSA della Santa Casa, ove era avvenuta l'Incarnazione, fu indotto ad indire il primo Giubileo, per far conoscere l'evento della Traslazione Miracolosa a tutta la cristianità e per diffonderne il culto (della Santa Casa e dell'Incarnazione ivi avvenuta).
Bonifacio VIII perciò fu indotto ad indire il Primo Giubileo del 1300, facendolo proprio decorrere dal primo giorno dell'anno 1300, che - secondo il computo dell'epoca - corrispondeva alla solennità dell'Annunciazione e dell'Incarnazione del Figlio di Dio nel grembo di Maria Vergine, nella Santa Casa di Nazareth, che in quegli anni era stata prodigiosamente traslata in Italia.


Fine anno 1299 = 24 marzo 1299
1° giorno dell'anno 1300 (inizio del Giubileo) = 25 marzo 1300 (l'Annunciazione)

INIZIO ANNO: 25 Marzo - FINE ANNO: 24 Marzo
(Tale computo venne usato a Firenze fino al 1749)

PER LA PROPOSTA DI UN RIPRISTINO INTERNAZIONALE
DELL'ANTICO COMPUTO DEGLI ANNI "AB INCARNATIONE"

cfr. in Internet il testo in www.lavocecattolica.it/lettera25marzo2011.pdf
IMPORTANTE !!!

PER LA SOLENNITA' DELL'ANNUCIAZIONE
AVVENUTA NELLA SANTA CASA DI LORETO
E LA RINNOVATA PROPOSTA DI UN CALENDARIO INTERNAZIONALE
SI RIMANDA
ALLA LETTURA E ALLA DIFFUSIONE
DI UN IMPORTANTE NUMERO
sempre attuale
in "LA VOCE" DEL 25 MARZO 2011
prelevabile in allegato
o collegandoti ai seguenti indirizzi

- in formato Word: www.lavocecattolica.it/lettera25marzo2011.doc
- in formato PDF:
www.lavocecattolica.it/lettera25marzo2011.pdf

25 marzo
L'ANNUNCIAZIONE
Un commento originale di Plinio Corrêa de Oliveira
  
        Oggi, 25 marzo, è la festa dell’Annunciazione dell’arcangelo san Gabriele alla Madonna e, quindi, dell’Incarnazione del Verbo. Leggiamo il Vangelo di S. Luca: 
        “Nel sesto mese (di Elisabetta), l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse:‘Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te’. 
        “A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: ‘Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine’. 
        “Allora Maria disse all’angelo: ‘Come è possibile? Non conosco uomo’. 
        “Le rispose l’angelo:‘Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra, la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio’. 
       “Allora Maria disse:‘Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto’. E l’angelo partì da lei”. (Lc., I, 26-38) 

        Questo brano del Vangelo è pieno di contenuti interessantissimi. In primo luogo, l’anonimato in cui viveva la Sacra Famiglia, l’anonimato della stessa città. Dall’alto del Cielo, giunta la pienezza dei tempi, Dio manda l’arcangelo Gabriele sulla terra. Lo invia, però, a un posto talmente sconosciuto da lasciare stupiti: una cittadina della Galilea chiamata Nazareth. Resta sottointeso che era un piccolo villaggio. Lo invia a una vergine, sposa di un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide. Una città sconosciuta, una vergine sconosciuta, sposata con un uomo sconosciuto. L’unica cosa “onorevole” in questo racconto è la menzione alla Reale Casa di Davide. 
        “La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei (l’arcangelo) disse: ‘Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te’”. L’espressione “entrando da lei” sembra indicare che la Madonna fosse raccolta in una stanza isolata. “Entrare” dà l’idea di una clausura che si viola. La Madonna era, dunque, in un posto isolato, completamente sola. 
        È l’auge di tutto ciò che il mondo detesta: una persona sola, isolata, sconosciuta e, quel che è peggio, pregando! Proprio per una tale persona arriva il messaggio celestiale! Possiamo immaginare san Gabriele che, stando nella più alta gerarchia nei Cieli, al cospetto di Dio, è incaricato di un’importante missione, ed è inviato nel posto più inimmaginabile: una casa banale, in un piccolo villaggio sperduto, a una donna sola nella sua stanza, per recapitare il messaggio più importante della storia. Tutto questo è implicito nel testo evangelico, ed è molto bello. 
        Dopo il saluto dell’angelo, arriva la reazione della Madonna. Secondo certi canoni di oggi, lei avrebbe dovuto reagire esclamando: “Finalmente capiscono il mio valore e mi rendono giustizia!”. Niente di tutto ciò: la Madonna rimane turbata… 
        Da parte sua, l’angelo si mostra rassicurante, affabile, tranquillo. È una cosa curiosa: in tutte le apparizioni della Madonna che io conosco, si ripete la stessa scena. C’è qualcosa di terribile nella visione che produce paura. Vi è, ovviamente, molta gentilezza, molta bontà, molta affabilità. Ma la sensazione che prevale è la paura. Per esempio, i pastorelli di Fatima hanno avuto paura, tanto che la Madonna dovette calmarli: “Non abbiate paura. Non vi faccio del male”. È una paura reverenziale, frutto dell’enorme sproporzione fra le due nature, dell’incontro con qualcosa di incredibilmente maestoso e diverso. Si capisce che incuta paura. 
        Continua il Vangelo: “Ella si domandava che senso avesse un tale saluto”. Vi rendete conto del distacco psichico e temperamentale della Madonna? È qualcosa di meraviglioso! Davanti a un messaggio sconvolgente, la Madonna comincia a domandarsi che senso avesse. Cioè, mantiene la calma e, con spirito riflessivo, comincia ad analizzare il contenuto del messaggio, esaminandolo punto per punto. 
        Questo ci mostra un aspetto essenziale dello spirito della Madonna: di fronte a un messaggio importantissimo, che evidentemente veniva da Dio, e recapitato in un modo talmente straordinario, Lei fa un’analisi razionale, parola per parola, di ciò che Le è detto. Anche noi dovremmo essere così. Davanti alle cose più incredibili e inattese, non possiamo perdere la testa, bensì analizzarle con spirito riflessivo. 
        Vediamo lo stesso atteggiamento in un altro episodio raccontato da San Luca. Dopo la nascita di Nostro Signore, “Maria serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc.2,19). La Madonna è profondamente razionale, analitica, riflessiva. Niente a che fare con certe immagini sentimentali che la presentano quasi come una bambola spensierata. E anche qui c’è una lezione per noi. 
        Mi esimo dal commentare l’umiltà della Madonna. È un aspetto eccelso del suo spirito, ma già illustrato da tanti autorevoli analisti, che preferirei concentrarmi su altri aspetti non solitamente mesi in luce. 
        La Madonna non fa nessuna domanda all’Angelo. Ma è ovvio che, per ispirazione divina, san Gabriele conosceva tutto ciò che avveniva nell’anima della Madonna. Tanto che, a un certo punto, egli risponde alle Sue preoccupazioni: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio”. Credo di poter dire con una certa sicurezza che queste parole siano state accompagnate da una grazia di profonda pace interiore. 
        Vedete un altro punto interessante: il rispetto di Dio nei confronti della Sua creatura. Egli discerne, analizza, viene incontro a ogni suo movimento interiore. La Madonna si era turbata. L’Angelo capisce il motivo di tale turbamento e lo risolve alla radice, spiegando quale fosse il senso del messaggio. Con autorità, san Gabriele afferma che Ella ha trovato grazia presso Dio. Cioè, che è così santa e virtuosa che ha meritato questa grazia. Allora la Madonna si rasserena. 
        L’Angelo passa allora a preparare ulteriormente il terreno psicologico per ricevere una risposta positiva. Egli approfondisce la spiegazione: “Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. 
        Da secoli, il popolo ebraico aspettava un re che salisse sul trono di Davide per governare tutta la terra. Il messaggio di san Gabriele sembrava rispondere a questa speranza terrena. Parlava di un Messia della Casa di Davide che sarebbe divenuto il re atteso dalle nazioni. La Madonna, invece, comprende correttamente: non si trattava di una regalità terrena. 
       Questa ambivalenza capita spesso con le grandi vocazioni. A volte Dio fa una promessa in un certo senso, ma l’individuo può capirla in un altro. È così che Dio tratta i Suoi amati; è così che li dirige nella Sua sapienza. L’Annunciazione conteneva una formulazione che gli ebrei potevano intendere in modo diverso. La Madonna, invece, preoccupata esclusivamente con le vie di Dio, ne comprende il vero significato. 
        Tutto sembra risolto. Invece no. Dopo l’obiezione di carattere razionale, ecco sorgerne una di carattere morale: “Come è possibile? Non conosco uomo”. Ci si chiede: ma la Madonna non poteva intuirne il motivo? Se Dio decide tutto, c’è dunque bisogno di chiedere nulla? La Madonna, invece, formula chiaramente l’obiezione, rivelando una personalità molto ferma e decisa, per niente romantica o addolcita. E anche in questo caso, l’Angelo risolve l’obiezione alla radice: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra, la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio”. 
        Questa è la risposta definitiva alle interrogazioni della Madonna, l’esito di un travagliato processo psicologico, morale e spirituale. Il messaggio si rivela in tutto il suo splendore: si tratta della maternità divina, della maternità verginale. Il suo figlio sarà il Figlio di Dio. 
        Ma ecco che l’Angelo vuole chiarire ulteriormente la soprannaturalità del fatto: “Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio”. È una conferma esterna, oggettiva, di tutto ciò che la Madonna sentiva interiormente. 
        Fugato l’ultimo dubbio, la Madonna risponde in modo perfettamente logico: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. È una risposta perfettamente coerente: se Dio mi ha comunicato questo, è perché vuole il mio assenso, io dunque rispondo accettando la Sua volontà. Ciò mostra una profondità spirituale e una forza d’animo imparagonabili! Mostra uno spirito logico, pieno di fede e di obbedienza, uno spirito coerente che, dopo aver capito con chiarezza la situazione, prende l’unica decisione logica: Sì. 
        Finita la sua missione, l’Angelo si allontana dalla Madonna. Secondo l’opinione della maggior parte dei teologi, l’Incarnazione avvenne immediatamente dopo, con un’operazione insondabile dello Spirito Santo. È un mistero che scopriremo solo nell’eternità, un mistero che va oltre ogni intellezione umana. Il testo evangelico insinua questo lasciando un piccolo vuoto tra il messaggio e il compimento della profezia, una pausa piena di mistero. Del resto, non ne parla. Il Vangelo lascia nel più assoluto silenzio il momento dell’Incarnazione, operatasi in un ambiente di raccoglimento meditativo proprio delle cose sacre della liturgia. 
        Ecco perché, in alcuni riti orientali, al momento della Consacrazione durante la Messa si utilizza un velo che nasconde l’altare: è per sottolineare il carattere sacro e misterioso del fatto che sta per compiersi. 
        Questo ci fa vedere come lo spirito religioso richieda un senso di mistero e di raccoglimento. Alcune cose di Dio dicono più per quello che tacciono che per quello che enunciano. La totale chiarezza, asettica e sempliciotta, non rende l’insondabile maestà delle cose di Dio. 
        Chiediamo alla Madonna di coprirci con il manto del Suo spirito, di darci una verginità spirituale e materiale fatta di chiarezza e di coerenza.


* Tratto dalla registrazione magnetofonica di una riunione per soci e cooperatori della TFP (Associazione Tradizione Famiglia) brasiliana, 25 marzo 1965. Senza revisione dell’autore.
                                                                                                                      Julio Loredo

LA SANTA CASA

LE MIRACOLOSE TRASLAZIONI
DELLA SANTA CASA DI NAZARETH


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Le principali documentazioni storiche che comprovano la “veridicità storica” di “almeno” cinque “traslazioni miracolose” della Santa Casa di Nazareth, avvenute tra il 1291 e il 1296: a Tersatto (nell’ex-Jugoslavia, dal 9-10 maggio 1291 al 9-10 dicembre 1294), ad Ancona (località Posatora, nel 1295, per nove mesi), nella selva della signora Loreta nella pianura sottostante l’attuale cittadina di “Loreto”, il cui nome deriva proprio da quella signora di nome “Loreta” (dal dicembre 1295 all'agosto 1296, per otto mesi); poi sul campo di due fratelli sul colle lauretano o Monte Prodo (dall'agosto al dicembre 1296, per quattro mesi) e infine sulla pubblica strada, ove ancor oggi si trova, sotto la cupola dell’attuale Basilica (dicembre 1296).

Affinché per l'incuria degli uomini,
che di solito offusca anche le cose più insigni,
non sia cancellato il ricordo
di un fatto così meraviglioso"

(Beato Giovanni Battista Spagnoli, detto "il Mantovano")
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Domenica IV di Quaresima - Dalla Prima Lettura (2^Cr 36,14-16.19-23)
In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme. Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l’ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio. Quindi [i suoi nemici] incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi.
PAROLE PROFETICHE DI SAN PIO DA PIETRELCINA
Particolarmente importanti e profetiche le espressioni di Padre Pio da Pietrelcina che, in un pubblico ammonimento ai suoi figli spirituali nel 1963 diceva: «Causa l’ingiustizia dilagante e l’abuso di potere, siamo giunti al compromesso col materialismo ateo, negatore dei diritti di Dio. Questo è il castigo preannunciato a Fatima… Tutti i sacerdoti che sostengono la possibilità di un dialogo coi negatori di Dio e coi poteri luciferini del mondo, sono ammattiti, hanno perduto la fede, non credono più nel Vangelo! Così facendo tradiscono la parola di Dio, perché Cristo venne a portare sulla terra perpetua alleanza solamente agli uomini di cuore, ma non si alleò cogli uomini assetati di potere e di dominio sui fratelli… Il gregge è disperso quando i pastori si alleano con i nemici della Verità di Cristo. Tutte le forme di potere fatte sorde al volere dell’autorità del cuore di Dio sono lupi rapaci che rinnovano la passione di Cristo e fanno versare lacrime alla Madonna…»
(pubblicato in “Avvenire” del 19 agosto 1978)
L'APOSTASIA LAURETANA DALLA VERITA'
SU RICHIESTA DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
UNA RELAZIONE DEL PROF. GIORGIO NICOLINI AL CARD. GERHARD LUDWIG MULLER

LA DENUNCIA CANONICA PER IL DELITTO DI FALSO PER LA OSTINATA E DISSACRANTE APOSTASIA LAURETANA
A SEGUITO DELLA PUBBLICAZIONE DI UN NUOVO LIBRO DEL PADRE GIUSEPPE SANTARELLI
CON REITERATE INVENZIONI E FALSIFICAZIONI STORICHE

Em.mo Signor Card. GERHARD LUDWIG MULLER
Congregazione per la Dottrina della Fede
Palazzo del Sant’Uffizio, 11 - 00120 CITTA’ DEL VATICANO

 
RACCOMANDATA A.R. -
– Anticipata Via Fax al n.06.69883409

 
OGGETTO: Richiesta di informazione e/o correzione di una pubblicazione ufficiale del Vescovo di Loreto riguardo ad una asserita - ma inverosimile! – dichiarazione della “Congregazione per la Dottrina della Fede”, la quale, interpellata, avrebbe “confermato” – a detta del Vescovo di Loreto - che “non esiste un pronunciamento che possa permettere di indicare il trasporto angelico della Santa Casa come definito dal Magistero ordinario e straordinario della Chiesa”, in macroscopica contraddizione con tutte le innumerevoli dichiarazioni pontificie, solenni e inequivocabili, emesse per sette secoli.   
Il testo originale è prelevabile cliccando
QUI -

Prof.
GIORGIO NICOLINI -
Tel./Fax 071.83552 – Cell. 339.6424332 - Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it
LA DENUNCIA CANONICA
PER IL "DELITTO DI FALSO"

Ecc.za Rev.ma Mons. EDOARDO MENICHELLI
Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo
Piazza del Senato, 7 - 60121 ANCONA


OGGETTO: La storia delle “Miracolose traslazioni” e il culto della Santa Casa di Nazareth a Loreto – Richiesta di apertura procedura canonica per “delitto di falso” (can. 1391) riguardo alla “questione lauretana”. Con rif. al Prot. n.241/06 di Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona, e con rif. al Prot. 1802/05/L presso “Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum”.

Il testo originale è prelevabile cliccando QUI
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UNA STRAORDINARIA ED UNICA
DOCUMENTAZIONE STORICA


Da questo numero de LA VOCE CATTOLICA saranno pubblicati i numeri del mensile L'ECO DELLA SANTA CASA DI LORETO (oggi denominato IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA), a partire dal primo numero, uscito il 7 maggio 1881.
MESSAGGIO DA MEDJUGORJE
(del 25 marzo 2015)


Cari figli! Anche oggi l'Altissimo mi ha permesso di essere con voi e di guidarvi sul cammino della conversione. Molti cuori si sono chiusi alla grazia e non vogliono dare ascolto alla mia chiamata. Voi figlioli, pregate e lottate contro le tentazioni e contro tutti i piani malvagi che satana vi offre tramite il modernismo. Siate forti nella preghiera e con la croce tra le mani pregate perché il male non vi usi e non vinca in voi. Io sono con voi e prego per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
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ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA'
UN PROGETTO DIVINO DI SALVEZZA CHE ATTRAVERSA I SECOLI
GERUSALEMME-ROMA-NAZARETH-TERSATTO-LORETO
-Lourdes-Fatima-ANCONA-MEDJUGORJE


ANCONA, CITTA' DELLA FEDE, ED I SUOI SANTI
Ancona è ricca di testimonianze religiose davvero rare, al punto da essere definita "Città della Fede", per il motivo di essere stata tra le primissime città al mondo a ricevere, ad abbracciare ed a diffondere la Fede Cristiana, circa nell'anno 35, proprio immediatamente dopo la Morte e la Risurrezione di Gesù Cristo. Le storie di molte reliquie e di molti Santi legati alla città sono state raccolte - e indicate con il collegamento in Internet - nel Calendario 2015 di Tele Maria - Scarica e diffondi liberamente in Internet (Siti, Facebook, Twitter, Linkedin, ecc,) il Calendario 2015 di Tele Maria dall'indirizzo:
www.telemaria.it/CalendarioTeleMaria2015.pdf
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        AL VESCOVO DI ANCONA
NUOVO CARDINALE E NUOVO PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE MARCHIGIANA
E' STATO ASSEGNATO IL TITOLO DELLA CHIESA DEI SACRI CUORI DI GESU' E DI MARIA
CHE NE RICHIAMA IL COMPITO DI ESSERE 
IL SUPREMO CUSTODE DI QUELLA SANTA CASA DI NAZARETH IN LORETO
IN CUI SI FORMARONO I CUORI DI GESU' E DI MARIA
SECONDO COME HANNO INSEGNATO IL BEATO PIO IX ED ALTRI PAPI E SANTI
Il Beato Pio IX nella Bolla “Inter Omnia” del 26 agosto 1852, scrisse della Santa Casa di Loreto:
“Fra tutti i Santuari consacrati alla Madre di Dio, l’Immacolata Vergine, uno si trova al primo posto e brilla di incomparabile fulgore: la veneranda ed augustissima Casa di Loreto. Consacrata dai divini misteri, illustrata dai miracoli senza numero, onorata dal concorso e dall’affluenza dei popoli, stende ampiamente per la Chiesa Universale la gloria del suo nome, e forma ben giustamente l’oggetto di culto per tutte le nazioni e per tutte le razze umane. (…) A Loreto, infatti, si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e, per la potenza divina, fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia. Proprio in quella Casa la Santissima Vergine, per eterna divina disposizione rimasta perfettamente esente dalla colpa originale, è stata concepita, è nata, è cresciuta, e il celeste messaggero l’ha salutata piena di grazia e benedetta fra le donne. Proprio in quella Casa ella, ripiena di Dio e sotto l’opera feconda dello Spirito Santo, senza nulla perdere della sua inviolabile verginità, è diventata la Madre del Figlio Unigenito di Dio”.
(Beato Pio IX, Bolla “Inter omnia” del 26 agosto 1852)
Questo testo viene mostrato quando l'immagine è bloccata   IL PRIMO VENERDI' DI OGNI MESE
Sono andate in onda il 6 febbraio e il 6 marzo 2015 da RADIO MISSIONE FRANCESCANA di Varese la prime due interviste al Prof. Giorgio Nicolini sulla storia delle Miracolose Traslazioni della Santa Casa di Nazareth con l'esposizione di importanti novità storiche ed archeologiche.
Clicca QUI per la prima intervista
Clicca QUI per la seconda intervista
La vita umana deve essere rispettata e protetta in modo assoluto fin dal momento del concepimento. Dal primo istante della sua esistenza l'essere umano deve vedersi riconosciuti i diritti della persona, tra i quali il diritto inviolabile di ogni essere innocente alla vita" (Catechismo Chiesa Cattolica, n°2270)
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UNA BELLA PREGHIERA
CHE RICORDA COME ANCHE GESU' CRISTO, IL FIGLIO DI DIO,
NELL'INCARNAZIONE NEL GREMBO DI MARIA VERGINE,
INIZIO' LA SUA ESISTENZA UMANA DIVENENDO UNA CELLULA.
Sia lodata e benedetta l'ora nella quale il Verbo di Dio venne al mondo sotto forma di una cellula e pose la sua dimora nel seno purissimo della Vergine Maria. O Cellula Divina di quella ora, ascolta le nostre preghiere. Nella tua tenerezza dà il benvenuto a tutti quei bambini che furono respinti dalle loro madri, e guarda con compassione a quelle che, spinte dalle loro sofferenze e illusioni, attentano contro la vita dei loro figli prima della loro nascita. Abbi pietà di coloro che si servono delle loro abilità nella scienza medica per sopprimere la vita. Ispira tutti i cristiani del mondo, perché cerchino e applichino soluzioni cristiane ai problemi sociali. Benedici i nostri sforzi per educare e servire. Aiutaci a portarli a termine per guadagnare menti e cuori alla verità, per servire coloro che sono nella necessità, perché non ricorrano mai alla violenza.
S.O.S. VITA - Per aiuto chiama il NUMERO VERDE  800.813000
ORARIO DELLE SANTE MESSE
in tutta Italia
www.orariosantemesse.org
IMPORTANTE !!!
PER LA SOLENNITA' DELL'ANNUCIAZIONE AVVENUTA NELLA SANTA CASA DI LORETO
E LA RINNOVATA PROPOSTA DI UN CALENDARIO INTERNAZIONALE
SI RIMANDA ALLA LETTURA E ALLA DIFFUSIONE DI UN IMPORTANTE NUMERO
sempre attuale in "LA VOCE" DEL 25 MARZO 2011
prelevabile in allegato o collegandoti ai seguenti indirizzi
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SI AUTORIZZA E SI RACCOMANDA LA DIFFUSIONE DI QUESTI TESTI
AD ALTRI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA E L'INSERIMENTO IN SITI DELLA RETE INTERNET
Diffondete la buona stampa tra le persone vostre amiche e conoscenti. La buona stampa entra anche nelle case dove non può entrare il sacerdote, è tollerata persino dai cattivi. Presentandosi non arrossisce, trascurata non si inquieta, letta, insegna la verità con calma, disprezzata, non si lamenta (San Giovanni Bosco)
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