COME ASCOLTI DIO NELLA TUA VITA?  
 I BAMBINI CI INSEGNANO
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Tele Maria
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Trasmette tutto ciò che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode (Fil.4,8)
LA VOCE CATTOLICA
Sito di Spiritualità varia, con tematiche di attualità e trattazioni teologiche inerenti la Fede, la Morale, la Spiritualità e l'Apologetica Cattolica,
per aiutare ad una formazione cristiana e spirituale degli utenti, con particolare attenzione verso i giovani e la loro ricerca della verità.
Notiziario periodico di Tele Maria /19-2015
Ancona, domenica 29 marzo 2015
A cura del Prof. Giorgio Nicolini - Tel,/Fax 071.83552 - Cell. 339.6424332
Posta Elettronica: direttore@telemaria.it - Sito Internet: www.lavoce.an.it
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GESU' DI NAZARETH E' DIO, IL FIGLIO DI DIO INCARNATO
Concepito per opera dello Spirito Santo nel grembo di Maria Vergine, nella Santa Casa di Nazareth intorno al 25 marzo dell'anno 748 di Roma (6-5 a.C.). Nato ebreo a Betlemme, intorno al 25 dicembre dell'anno 748 di Roma (6-5 a.C.), al tempo del re Erode e dell'imperatore Cesare Augusto. Morto crocifisso a Gerusalemme il venerdì 7 aprile dell'anno 30, sotto il procuratore Ponzio Pilato, essendo imperatore Tiberio.
RISORTO GLORIOSO DAI MORTI IL 9 APRILE DELL'ANNO 30
ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA'
UN PROGETTO DIVINO DI SALVEZZA CHE ATTRAVERSA I SECOLI
GERUSALEMME-ROMA-NAZARETH-TERSATTO-LORETO
-Lourdes-Fatima-ANCONA-MEDJUGORJE
L'ORA DELLA PASSIONE
Sant’Agostino d’Ippona
Consenso Evangelico, 308

     Dice Matteo: Sopra la sua testa collocarono in iscritto il motivo: Costui è Gesù, re dei Giudei (Mt.27,27). Marco prima di darci questa notizia scrive: Era l'ora terza allorché lo crocifissero (Mc.15,25) ; e quanto al motivo della crocifissione, egli ne parla dopo che ha parlato delle vesti che i soldati si divisero fra loro.
     E' un problema che bisogna trattare con la massima attenzione per non cadere in gravi errori. Ci sono infatti degli eruditi che collocano la crocifissione del Signore all'ora terza, ritenendo poi che all'ora sesta scese quel buio che perdurò fino all'ora nona, con la conseguenza che quando scese il buio il Signore era in croce già da tre ore. E la cosa potrebbe andare benissimo, se non ci fosse Giovanni a dirci che verso l'ora sesta Pilato si sedette in tribunale sul posto chiamato Litostrotos, in ebraico Gabbatà (Gv.19,13). Ecco le sue parole: Era la Parasceve della Pasqua, intorno all'ora sesta. Pilato disse ai Giudei: " Ecco il vostro re! ". Ma quelli gridarono: " Crocifiggilo, crocifiggilo! ". Disse Pilato: " Metterò in croce il vostro re? ". Risposero i sommi sacerdoti: " Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare ". Allora lo consegno loro perché fosse crocifisso (Gv.19,14-16). Se pertanto verso l'ora sesta Pilato si sedette in tribunale e consegno Gesù ai Giudei perché lo mettessero in croce, come può dirsi che all'ora terza Gesù fu crocifisso, come ritennero alcuni che non avevano capito bene le parole di Marco? (Mc.15,33)
     Vediamo prima a che ora il Signore poté essere crocifisso, poi vedremo per qual motivo Marco afferma che lo crocifissero all'ora terza.
     Quand'egli fu consegnato ai Giudei per essere crocifisso, Pilato, come è stato notato, si assise in tribunale; ed era circa l'ora sesta. Non era l'ora sesta piena ma si era sull'ora sesta; era cioè terminata l'ora quinta e anche dell'ora sesta ne era trascorso un pochino. Gli autori sacri non usano mai dire: Cinque e un quarto, o un terzo, o cinque e mezzo, o frasi simili; ma la Scrittura è solita indicare, specie nella cronologia, il tutto per la parte. Parlando, ad esempio, degli otto giorni alla fine dei quali Gesù sali sul monte (Lc.9,28), Matteo e Marco, considerando i giorni intermedi, dicono: Dopo sei giorni (Mt.17,1 Mc.9,1). E qui è da sottolinearsi come la frase di Giovanni è molto sfumata, in quanto non dice: "Sesta", ma: Verso l'ora sesta (Gv.19,14). Ma anche se non si fosse espresso cosi e avesse detto senz'altro "ora sesta", noi potremmo intendere la frase nel modo consueto della Scrittura di cui parlavo sopra e cioè prendere il tutto per la parte.
     Ne risulterebbe che, quando accadde ciò che gli evangelisti riferiscono sulla crocifissione del Signore, era terminata l'ora quinta e l'ora sesta era da poco iniziata, finché, al termine della medesima ora sesta, mentre il Signore pendeva ancora dalla croce, scesero le tenebre menzionate concordemente dai tre evangelisti Matteo, Marco e Luca (Mt.27,45 Mc.15,33 Lc.23,44).
     Come conseguenza necessaria ci si presenta comunque un'indagine ulteriore sulle parole di Marco. Egli ricorda che quei tali che misero in croce Gesù se ne divisero le vesti tirando a sorte quel che toccava a ciascuno, e continuando aggiunge: Era l'ora terza e lo crocifissero (Mc.15,24-5). Aveva già detto che, avendolo messo in croce, se ne spartirono le vesti; ed è quanto sottolineano anche gli altri evangelisti. Dopo la sua crocifissione vennero divise dunque le sue vesti, e se Marco avesse voluto soltanto indicare il tempo in cui avvenne il fatto gli sarebbe bastato dire: Era l'ora terza. Perché aggiungere: E lo crocifissero? Se scrive cosi, lo fa servendosi del metodo della ricapitolazione e con le sue parole vuole significarci qualcosa che troveremo solo se lo cerchiamo.
     Leggendosi infatti il suo scritto in un tempo in cui tutta la Chiesa sapeva a che ora il Signore era stato inchiodato al patibolo, un simile errore poteva essere corretto e, se fosse stata una falsità, poteva essere smentita. L'affermazione pertanto è da leggersi secondo l'intenzione dell'evangelista, il quale, sapendo certamente che il Signore non fu crocifisso dai Giudei ma dai soldati - come asserisce chiaramente Giovanni (Gv.19,23) -, si propone di mettere in risalto, anche senza dirlo a parole, che a crocifiggerlo furono quelli che gridando ne ottennero la sentenza di morte più che non quegli altri che, fedeli al loro incarico, eseguirono l'ordine del loro principale.

Fonte: http://www.zenit.org/it/articles/l-ora-della-passione?utm_campaign=quotidiano&utm_medium=email&utm_source=dispatch
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LA SANTA CASA

LE MIRACOLOSE TRASLAZIONI
DELLA SANTA CASA DI NAZARETH


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Le principali documentazioni storiche che comprovano la “veridicità storica” di “almeno” cinque “traslazioni miracolose” della Santa Casa di Nazareth, avvenute tra il 1291 e il 1296: a Tersatto (nell’ex-Jugoslavia, dal 9-10 maggio 1291 al 9-10 dicembre 1294), ad Ancona (località Posatora, nel 1295, per nove mesi), nella selva della signora Loreta nella pianura sottostante l’attuale cittadina di “Loreto”, il cui nome deriva proprio da quella signora di nome “Loreta” (dal dicembre 1295 all'agosto 1296, per otto mesi); poi sul campo di due fratelli sul colle lauretano o Monte Prodo (dall'agosto al dicembre 1296, per quattro mesi) e infine sulla pubblica strada, ove ancor oggi si trova, sotto la cupola dell’attuale Basilica (dicembre 1296).

Affinché per l'incuria degli uomini,
che di solito offusca anche le cose più insigni,
non sia cancellato il ricordo
di un fatto così meraviglioso"

(Beato Giovanni Battista Spagnoli, detto "il Mantovano")
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Domenica IV di Quaresima - Dalla Prima Lettura (2^Cr 36,14-16.19-23)
In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme. Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l’ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio. Quindi [i suoi nemici] incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi.
PAROLE PROFETICHE DI SAN PIO DA PIETRELCINA
Particolarmente importanti e profetiche le espressioni di Padre Pio da Pietrelcina che, in un pubblico ammonimento ai suoi figli spirituali nel 1963 diceva: «Causa l’ingiustizia dilagante e l’abuso di potere, siamo giunti al compromesso col materialismo ateo, negatore dei diritti di Dio. Questo è il castigo preannunciato a Fatima… Tutti i sacerdoti che sostengono la possibilità di un dialogo coi negatori di Dio e coi poteri luciferini del mondo, sono ammattiti, hanno perduto la fede, non credono più nel Vangelo! Così facendo tradiscono la parola di Dio, perché Cristo venne a portare sulla terra perpetua alleanza solamente agli uomini di cuore, ma non si alleò cogli uomini assetati di potere e di dominio sui fratelli… Il gregge è disperso quando i pastori si alleano con i nemici della Verità di Cristo. Tutte le forme di potere fatte sorde al volere dell’autorità del cuore di Dio sono lupi rapaci che rinnovano la passione di Cristo e fanno versare lacrime alla Madonna…»
(pubblicato in “Avvenire” del 19 agosto 1978)
 L'APOSTASIA LAURETANA DALLA VERITA'
SU RICHIESTA DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
UNA RELAZIONE DEL PROF. GIORGIO NICOLINI AL CARD. GERHARD LUDWIG MULLER

LA DENUNCIA CANONICA PER IL DELITTO DI FALSO PER LA OSTINATA E DISSACRANTE APOSTASIA LAURETANA
A SEGUITO DELLA PUBBLICAZIONE DI UN NUOVO LIBRO DEL PADRE GIUSEPPE SANTARELLI
CON REITERATE INVENZIONI E FALSIFICAZIONI STORICHE

Em.mo Signor Card. GERHARD LUDWIG MULLER
Congregazione per la Dottrina della Fede
Palazzo del Sant’Uffizio, 11 - 00120 CITTA’ DEL VATICANO

 
RACCOMANDATA A.R. -
– Anticipata Via Fax al n.06.69883409

 
OGGETTO: Richiesta di informazione e/o correzione di una pubblicazione ufficiale del Vescovo di Loreto riguardo ad una asserita - ma inverosimile! – dichiarazione della “Congregazione per la Dottrina della Fede”, la quale, interpellata, avrebbe “confermato” – a detta del Vescovo di Loreto - che “non esiste un pronunciamento che possa permettere di indicare il trasporto angelico della Santa Casa come definito dal Magistero ordinario e straordinario della Chiesa”, in macroscopica contraddizione con tutte le innumerevoli dichiarazioni pontificie, solenni e inequivocabili, emesse per sette secoli.   
Il testo originale è prelevabile cliccando QUI -
Prof.
GIORGIO NICOLINI -
Tel./Fax 071.83552 – Cell. 339.6424332 - Posta Elettronica: giorgio.nicolini@poste.it
LA DENUNCIA CANONICA
PER IL "DELITTO DI FALSO"

Ecc.za Rev.ma Mons. EDOARDO MENICHELLI
Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo
Piazza del Senato, 7 - 60121 ANCONA
OGGETTO: La storia delle “Miracolose traslazioni” e il culto della Santa Casa di Nazareth a Loreto – Richiesta di apertura procedura canonica per “delitto di falso” (can. 1391) riguardo alla “questione lauretana”. Con rif. al Prot. n.241/06 di Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona, e con rif. al Prot. 1802/05/L presso “Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum”.

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UNA STRAORDINARIA ED UNICA
DOCUMENTAZIONE STORICA
su come la Chiesa da Loreto
ha sempre difeso la verità sulla Santa Casa
In questa sezione de LA VOCE CATTOLICA vengono pubblicati i numeri del mensile L'ECO DELLA SANTA CASA DI LORETO (oggi denominato IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA), a partire dal primo numero, uscito il 7 maggio 1881.
L'INTRODUZIONE AL 1° NUMERO DEL 7 MAGGIO 1881
DUE PAROLE AI LETTORI


     Un periodico, cosicché di piccola mole, il quale abbia per unico oggetto il perenne miracolo della Santa Casa di Nazaret, potrebbe per avventura sembrare cosa strana, o di poco, o niuno interesse, se la cosa la si riguardi come suol dirsi nella sua superficie soltanto. Ma se la si voglia considerare intimamente in se stessa, o negli effetti, che potrebbersi procacciar per tal mezzo, non riesce punto difficile ravvisarne, e la non lieve importanza, ed il non poco spirituale vantaggio, che sarà quindi per derivarne.
     Un’occhiata diffatto diasi anche di volo al tempo, in cui miseramente si vive, e ne sarà dato ben tosto scuoprire, che per opera de’ così detti Filosofi dell’ultimo secolo nella Società anche Cristiana infiltravasi già, quasi mortifero veleno, dove quel truce, e superbo razionalismo, che abborre da tutto ciò, che sa di sovrannaturale, e divino; dove quell’ibrido scetticismo, che il dubbio ovunque spargendo tenta scuotere fin dalle fondamenta quel perfetto vero religioso, e morale, in cui la vera fede consiste; dove in fine quel Cristianesimo per così dir negativo quanto sterile di opere, altrettanto indifferente alle lotte, che tuttodì si combattono fra la verità, e l’errore.
     Se ciò si verifica per tutto ciò, che in genere riguarda la nostra Religione SS., non è men vero per quello che spetta, od in qualunque modo si riferisca al prodigio della Santa Casa di Nazaret; ed il beffardo sorriso dell’incredulo, ed il tentennar dello scettico, e la freddezza dell’indifferente Cristiano te ne porgono tuttodì ben chiara una prova.
     Vero è, che la gran maggioranza veramente cristiana ferma mai sempre tenendosi ai principii inconcussi di nostra Religione SS.ma anzi che scemare la venerazione, e l’amore verso quelle Sacre Pareti l’ebbe sempre più ravvivato, e cresciuto in ragione diretta degli sforzi satanici, onde i suoi nemici non lasciano alcun mezzo intentato per iscuoterne, e distruggerne, se il potessero, la fede anche negli altri. I voti, le supplicazioni, i numerosi pellegrinaggi non ch’altro mossi anche dalle più remote regioni dell’Orbe cattolico verso queste Sacre Mura, ne offrono di ciò quanto solenne, altrettanto irrefragabile testimonianza.
      Nulladimeno non essendo scarso il numero di coloro che possono essere presi all’amo dagli artificiosi sofismi, e degli spudorati sarcasmi dell’incredulo, non sarà opera del tutto perduta alzare a tal’uopo sovente una voce non sol di protesta contro i nemici, ma di avviso altresì per gli illusi, acciò avvertino l’inganno, in cui caddero, e di all’arme pei buoni Cattolici, perché non diano incautamente nei lacci di già loro tesi, e si schierino da prodi dalla parte dei difensori dell’onore dovuto a questa Santa Casa medesima.
     Questa meta cercherassi raggiungere dal presente Periodico colla cooperazione di rispettabili Ecclesiastici, esponendo primieramente la storia della miracolosa traslazione della Santa Casa di Nazaret nell’Agro Piceno, non senza mostrare la veracità di questa storia medesima, e così difendere ad un tempo la verità del prodigio dagli attacchi dei razionalisti ed increduli. Quindi ad accrescere vie più l’amore, e la divozione dei Fedeli verso la gran Madre di Dio, parlerassi altresì dei principali misteri, che in lei si vollero dallo Eterno compiuti.
     Poiché poi non manche quell’utile dulci, che suol d’ordinario allettare i lettori, non sarà neppur trascurata la Storia Artistica dell’Insigne Basilica, ove è custodita la Santa Casa medesima, offrendosi insieme alcuni poetici Fiori sacri a Maria SS., per quindi chiudere il mensile Quadernetto con una Cronaca Religiosa specialmente relativa alla Santa Casa, od alla prelodata Basilica.
D. Ferdinando Prof. Massi
MESSAGGIO DA MEDJUGORJE
(del 25 marzo 2015)


Cari figli! Anche oggi l'Altissimo mi ha permesso di essere con voi e di guidarvi sul cammino della conversione. Molti cuori si sono chiusi alla grazia e non vogliono dare ascolto alla mia chiamata. Voi figlioli, pregate e lottate contro le tentazioni e contro tutti i piani malvagi che satana vi offre tramite il modernismo. Siate forti nella preghiera e con la croce tra le mani pregate perché il male non vi usi e non vinca in voi. Io sono con voi e prego per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
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Ancona è ricca di testimonianze religiose davvero rare, al punto da essere definita "Città della Fede", per il motivo di essere stata tra le primissime città al mondo a ricevere, ad abbracciare ed a diffondere la Fede Cristiana, circa nell'anno 35, proprio immediatamente dopo la Morte e la Risurrezione di Gesù Cristo. Le storie di molte reliquie e di molti Santi legati alla città sono state raccolte - e indicate con il collegamento in Internet - nel Calendario 2015 di Tele Maria - Scarica e diffondi liberamente in Internet (Siti, Facebook, Twitter, Linkedin, ecc,) il Calendario 2015 di Tele Maria dall'indirizzo:
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        AL VESCOVO DI ANCONA
NUOVO CARDINALE E NUOVO PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE MARCHIGIANA
E' STATO ASSEGNATO IL TITOLO DELLA CHIESA DEI SACRI CUORI DI GESU' E DI MARIA
CHE NE RICHIAMA IL COMPITO DI ESSERE 
IL SUPREMO CUSTODE DI QUELLA SANTA CASA DI NAZARETH IN LORETO
IN CUI SI FORMARONO I CUORI DI GESU' E DI MARIA
SECONDO COME HANNO INSEGNATO IL BEATO PIO IX ED ALTRI PAPI E SANTI
Il Beato Pio IX nella Bolla “Inter Omnia” del 26 agosto 1852, scrisse della Santa Casa di Loreto:
“Fra tutti i Santuari consacrati alla Madre di Dio, l’Immacolata Vergine, uno si trova al primo posto e brilla di incomparabile fulgore: la veneranda ed augustissima Casa di Loreto. Consacrata dai divini misteri, illustrata dai miracoli senza numero, onorata dal concorso e dall’affluenza dei popoli, stende ampiamente per la Chiesa Universale la gloria del suo nome, e forma ben giustamente l’oggetto di culto per tutte le nazioni e per tutte le razze umane. (…) A Loreto, infatti, si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e, per la potenza divina, fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia. Proprio in quella Casa la Santissima Vergine, per eterna divina disposizione rimasta perfettamente esente dalla colpa originale, è stata concepita, è nata, è cresciuta, e il celeste messaggero l’ha salutata piena di grazia e benedetta fra le donne. Proprio in quella Casa ella, ripiena di Dio e sotto l’opera feconda dello Spirito Santo, senza nulla perdere della sua inviolabile verginità, è diventata la Madre del Figlio Unigenito di Dio”.
(Beato Pio IX, Bolla “Inter omnia” del 26 agosto 1852)
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Sono andate in onda il 6 febbraio e il 6 marzo 2015 da RADIO MISSIONE FRANCESCANA di Varese la prime due interviste al Prof. Giorgio Nicolini sulla storia delle Miracolose Traslazioni della Santa Casa di Nazareth con l'esposizione di importanti novità storiche ed archeologiche.
Clicca QUI per la prima intervista
Clicca QUI per la seconda intervista
La vita umana deve essere rispettata e protetta in modo assoluto fin dal momento del concepimento. Dal primo istante della sua esistenza l'essere umano deve vedersi riconosciuti i diritti della persona, tra i quali il diritto inviolabile di ogni essere innocente alla vita" (Catechismo Chiesa Cattolica, n°2270)
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UNA BELLA PREGHIERA
CHE RICORDA COME ANCHE GESU' CRISTO, IL FIGLIO DI DIO,
NELL'INCARNAZIONE NEL GREMBO DI MARIA VERGINE,
INIZIO' LA SUA ESISTENZA UMANA DIVENENDO UNA CELLULA.
Sia lodata e benedetta l'ora nella quale il Verbo di Dio venne al mondo sotto forma di una cellula e pose la sua dimora nel seno purissimo della Vergine Maria. O Cellula Divina di quella ora, ascolta le nostre preghiere. Nella tua tenerezza dà il benvenuto a tutti quei bambini che furono respinti dalle loro madri, e guarda con compassione a quelle che, spinte dalle loro sofferenze e illusioni, attentano contro la vita dei loro figli prima della loro nascita. Abbi pietà di coloro che si servono delle loro abilità nella scienza medica per sopprimere la vita. Ispira tutti i cristiani del mondo, perché cerchino e applichino soluzioni cristiane ai problemi sociali. Benedici i nostri sforzi per educare e servire. Aiutaci a portarli a termine per guadagnare menti e cuori alla verità, per servire coloro che sono nella necessità, perché non ricorrano mai alla violenza.
S.O.S. VITA - Per aiuto chiama il NUMERO VERDE  800.813000
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